Ritardo mentale
Alcune persone sono ritardate perché hanno fatto qualcosa di sbagliato in una vita precedente, è la legge del karma, ma altri sono ritardati semplicemente perché sono stati attaccati e ora sono indifesi. Vale a dire, in alcuni casi una persona ha violato la legge cosmica, in altri casi la persona non ha violato alcuna legge, ma le forze cosmiche non-divine l’hanno attaccata.Se qualcuno ha fatto qualcosa di sbagliato, incontrerà le conseguenze: occhio per occhio, dente per dente. Nel caso del ritardo mentale, la punizione è la mancanza di progresso della persona. Il tempo è un fattore. Se a uno è impedito di fare progresso, non è forse questa la punizione? Funziona così: un bambino corre un tratto di cinquanta metri e qualcuno gli impedisce di finire. La vera punizione è il ritardo, perché alla fine comunque correrà e raggiungerà la sua meta.
Una persona ritardata non sa nemmeno quale sia la sua punizione. Qui le forze cosmiche sono gentili, nascondono le cose buone. Qui, "buono" significa le cose che lo tenteranno, cose che piacciono agli altri, ma che egli non può, altrimenti la sua sofferenza sarebbe oltre le sue capacità, oltre la sua immaginazione. Sarebbe terribilmente frustrato. È come un'operazione. A volte è necessario che un medico renda intorpidito o insensibile una parte di te prima di un'operazione. I medici usano il cloroformio o qualcos'altro, perché questo è l'unico modo in cui una persona sarà in grado di sottoporsi a un'operazione molto seria. Se non usassero il cloroformio, ci sarebbe troppo dolore da sopportare per quella particolare persona. Quindi la persona deve essere 'senza vita'. Se la vita fosse lì, creerebbe sofferenza.
Dobbiamo sapere che la vera anima non è infelice, ma ad un certo punto il vitale ha catturato l'anima. È come la 'vibrazione' in una casa. Sebbene questa casa possa avere una buona anima, la vibrazione della casa potrebbe essere rovinata. Se il vitale arriva e rovina la vibrazione dell'essere, allora la capacità dell'anima rimane profondamente addormentata. L'anima non può fare nulla con il suo potenziale. Quando diciamo che l'anima è triste, intendiamo che il vitale ha preso possesso dell'anima e coperto le possibilità dell'anima. È come il Sole quando il cielo è scuro e piove, l'anima è eclissata. Quando il Sole è coperto da nuvole e non svolge la sua solita funzione, a cosa può servirci in quel momento?
Comunque, c'è sempre il modo di raccogliere una persona con problemi e portarla a destinazione e quel qualcosa è la Grazia, la Compassione. Una persona ritardata può ritornare sorda, cieca o paralizzata, oppure può essere di nuovo ritardata nella sua prossima vita: un soldato Divino paralizzato. Tuttavia con la Grazia di un Maestro spirituale, una persona ritardata può tornare come una persona normale. Se la Grazia interviene, la legge del karma deve arrendersi all'evoluzione. Ci stiamo evolvendo quando consciamente o inconsciamente stiamo facendo la cosa giusta, ma se facciamo qualcosa di gravemente sbagliato, il nostro progresso si ferma lì e siamo catturati da forze sbagliate che ci allontanano dal sentiero della Verità. Alla fine però, seguiremo il sentiero della Verità perché nel profondo di noi c'è l'anima, il mare della Verità.
In rare occasioni può succedere che se una persona ha un cuore molto grande, potrebbe incarnarsi con un grave difetto come il ritardo al fine di ridurre il cattivo karma di qualcun altro. Se la madre ha fatto qualcosa di molto sbagliato e la figlia è molto gentile e comprensiva, la figlia può dire: "Voglio prendere il sua karma su di me," o ciascuna ne prenderà la metà. Se la madre deve soffrire, diciamo, per vent'anni, in quel caso la figlia può prenderne dieci e la madre dovrà soffrire solo dieci anni.
L'anima può o meno avere il consenso del Supremo per farlo, perché l'anima non chiede il permesso del Supremo per ogni piccola cosa. Nel caso dell'anima, la vita durante la quale assume il karma è proprio come un minuto nell'occhio del Supremo, quindi il Supremo non interferisce. Questa esperienza, secondo il Supremo, non è nemmeno un pizzico nella vita dell'anima, sebbene per noi possa essere insopportabile.