Domanda: Esiste un modo per riconciliare la vita spirituale con il successo materiale?

Sri Chinmoy: Certo. Il punto è che dobbiamo conoscere il valore del successo materiale. Se raggiungiamo il successo materiale va bene; ma se sentiamo che il successo spirituale e quello materiale sono ugualmente necessari per il viaggio della nostra anima, ci sbagliamo. La corretta attitudine è quella di sentire che la vita spirituale viene per prima. Poi dovremmo sentire la necessità di manifestare il respiro vivente della vita spirituale dentro la vita materiale.

Dovremmo dare la dovuta importanza alla vita materiale: noi lavoriamo sodo e cerchiamo di riuscire, ma dobbiamo sapere che le esperienze verranno a noi in due forme: in quella di successo ed in quella di fallimento. Se siamo davvero spirituali, cercheremo di vedere se è il successo o il fallimento che appagherà il nostro Signore. Quando entriamo nella vita spirituale, il nostro vero successo non è il cosiddetto successo che raggiungiamo nella vita esteriore: il nostro vero successo è la nostra cosciente identificazione con la Volontà del Supremo.

Se non possiamo ottenere successo materiale, gli altri diranno che abbiamo fallito; se guardiamo le cose con i nostri occhi umani, noi stessi diremo: "Non abbiamo avuto successo!" I nostri amici non spirituali diranno che siamo un totale fallimento, e se usiamo la nostra mente umana, anche noi diremo: "Sì, siamo un completo fallimento!" Ma sul piano spirituale l'accettazione dell'esperienza stessa è il vero successo. L'esperienza dell'unità con il Pilota Interiore è il supremo successo, ed il nostro essere interiore potrà dirci se abbiamo superato quella prova. Il successo spirituale non è un raggiungimento che gli altri potranno apprezzare con le loro menti umane. Se siamo spirituali, successo significa unità con la Volontà di Dio.