Parte IV — Il Professore K.R. Sundararajan

PCG 4-5. Dipartimento di Teologia, Università di St. Bonaventure, Olean, NY

Professore K. R. Sundararajan: La nozione della bontà di Dio, che affermano tutte le forme teistiche dell'induismo, è contraria all'esperienza umana del male e della sofferenza immeritata che si sperimenta nella vita. Può darsi che la dottrina indù del karma consenta di spiegarli. Anche così, come possiamo spiegare queste esperienze, specialmente quando cerchiamo di enfatizzare l'Amore e la Grazia che perdona di Dio?

Sri Chinmoy: Mio stimato Professore, tutto dipende dai piani di coscienza in cui viviamo. Ci sono molti piani di coscienza, come sai dallo studio della filosofia indù: fisico, vitale, mentale, psichico, solo per citarne alcuni. Sul piano fisico, quando vediamo che il mondo è pieno di miseria, sofferenza e crudeltà, troviamo molto difficile credere che Dio il Creatore possa essere amorevole o compassionevole.

La filosofia indù crede nella reincarnazione. A causa della nostra ignoranza e limitazione, non sappiamo cosa abbiamo fatto nelle nostre precedenti incarnazioni. Può succedere che siamo molto buoni, gentili e virtuosi in questa vita, ma durante una precedente incarnazione abbiamo fatto qualcosa di molto cattivo, e per questo stiamo ora pagando la punizione sotto forma di sofferenza che sembra essere immeritata. Se ci immergiamo in profondità nell'oceano-filosofia indù e andiamo oltre la legge del karma (che potremmo spiegare a un livello molto banale con la frase "Come semini, così raccogli," o oggi, o nel prossimo o lontano futuro), ci rendiamo conto che è Dio che sta vivendo tutte le esperienze dentro e attraverso di noi. Egli è allo stesso tempo l'azione e Colui che agisce.

L'essere umano in noi vuole sempre sottolineare l'idea dell'Amore di Dio, del Perdono di Dio e della Grazia di Dio. Vogliamo che solo Dio, l'Altezza di Compassione, agisca nella nostra vita; non vogliamo Dio la Luce di Giustizia. Ma se amiamo veramente Dio, e se osiamo dire: "Sia fatta la Tua Volontà dentro e per mezzo di noi," allora anche la sofferenza che ci giunge attraverso la Luce di Giustizia di Dio ci renderà felici.

Se vogliamo essere totalmente arresi alla Volontà di Dio, pregheremo Dio di fare di noi i Suoi strumenti perfetti utilizzando il Suo Aspetto Compassione o Aspetto Giustizia - qualunque Gli piaccia. Non ci può essere preghiera migliore di quella che ci ha insegnato il Cristo Salvatore: "Sia fatta la tua volontà."