L'Invocazione è il nostro respiro vitale

Se mi accettate come vostro Maestro spirituale, per piacere, considerate “L’Invocazione” come il mio respiro di vita e come il vostro respiro vitale. “L’Invocazione” è la Presenza vivente del vostro vero Guru, il nostro Benamato Supremo. Alla mattina, iniziate con “L’Invocazione”, cantatela prima di andare al lavoro, prima di partire per il vostro lavoro, e se non potete cantare, per piacere, recitatene le parole.

Poi, durante il giorno, quando cantate “Jiban debata” e “Bhulite diyona,” per piacere, cantate prima “Jiban debata.” Per piacere, lanciate la vostra anima, cuore, mente, vitale e corpo nei canti, quando li cantate o li recitate.

Vi è una distanza di milioni e miliardi di miglia tra “L’Invocazione” e gli altri canti, compresi “Jiban debata” e ”Bhulite diyona”. “L’Invocazione” non è solo un canto, è infinitamente più significativa e apportatrice di frutti. Nessuno dei miei canti può essere paragonato all’“Invocazione.” Ogni pensiero, ogni riga ed ogni parola proviene dal mio cuore di aspirazione e dal mio respiro di realizzazione, perciò non possiamo porre “L’Invocazione” allo stesso livello di altri miei canti.

Rimarrà immortale per tutta l’Eternità dentro la mia aspirazione e la mia realizzazione.

Ho composto un numero considerrevole di canti, almeno cinquanta rimarranno certamente immortali, tra essi, questi due, “Jiban debata” e “Bhulite diyona,” saranno considerati dall’umanità che aspira dei gioielli spirituali molto preziosi. Il vecchio “Bhulite diyona” è pure molto bello: “Mio Signore non permettermi di dimenticarTi.”

I bravi cantanti dovrebbero cantare, ogni giorno, tanti canti quanti sono gli anni che sono stati in terra, per compiacere la loro anima. Non deve essere fatto in una volta sola, ma dovreste cantare tanti canti quanti sono i vostri anni. Ho fatto molte cose, ed anche ora faccio molte cose segretamente, non voglio dire che cosa sono, in rapporto agli anni che sono stato sulla terra. Ogni anno ne aumento il numero in relazione alla mia età.

Riguardo al canto, ogni giorno, dopo “L’Invocazione” canto dieci o dodici canti compresi “Jiban debata” e “Bhulite diyona,” così come altri canti per Madre Kali e Lord Krishna. Ogni giorno, canto, con la mia tastiera, almeno quindici canti. Prima di scendere le scale, canto “L’Invocazione” alle volte sono le quattro o le quattro e mezza del mattino, quando eseguo questi canti, abbasso il volume della tastiera, affinché i vicini non si lamentino. In tutta sincerità io eseguo questi canti, così anche voi potete farlo. Questo è il vostro respiro vitale, il vostro altare.

Dico ai bravi cantanti, per ogni anno della vostra esistenza terrena, dovreste cantare lo stesso numero di canti.

Avete già ricevuto le speciali Benedizioni di Dio per essere dei bravi cantanti, perciò dovreste cantare. Almeno alcune centinaia dei miei canti sono belli! Di questi, cinquanta o sessanta hanno già ricevuto il marchio dell’Immortalità, “Jiban debata” “Bhulite diyona” e “Tomare rakhibo” sono tra questi. Un giorno, potrò fare un elenco di questi canti, secondo me, non secondo il vostro gusto. Se sarò molto, molto severo, vediamo quanti ne includerò. Sono così grato ad alcuni gruppi di canto che hanno ricercato, attentamente e scrupolosamente, di trovare canti che erano stati completamente dimenticati. Come è stato gentile, da parte vostra, cantare così meravigliosamente e così devotamente quei canti!

Ieri, con quanta devozione e diligenza, i ragazzi hanno cantato il canto di Sri Aurobindo! Molti anni fa ero solito meditare nella stanza di Sri Aurobindo, al mattino presto. Ho iniziato con due minuti, e sono passato da due minuti a due ore. Mentre i ragazzi cantavano, ho portato il mio corpo, vitale, mente, cuore ed anima nella stanza di Sri Aurobindo. Interiormente ero seduto nella sua stanza a meditare, mentre ascoltavo i miei figli spirituali cantare il canto che ho composto per Sri Aurobindo. Con quanta devozione cantavate! Io sono il vostro critico più severo, vi sgrido e vi insulto sempre se non cantate bene, ma questa volta, mentre cantavate, sono entrato assolutamente nel mare dell’estasi. Ero così orgoglioso dei miei figli, così profondamente toccato.

Quando canto 'Juga Avatar’ in questo canto, alle volte uso la parola ‘nami’ ed alle volte non la uso; entrambi i modi sono corretti. Ogni tanto, troverete che dei canti molto sacri e sublimi hanno alcune parole extra tra parentesi, non sono metricamente errate, sono corrette.

Miei cari, voi siete i pionieri nell’imparare i miei canti, voi siete con me, in me, e per me, mentre sono nella terra dei vivi. Voi siete estremamente fortunati ad avermi, ed io sono estremamente fortunato ad avere voi.