Amiamo Dio?7
Cari amici, care sorelle e fratelli, desidero porre una domanda. Amiamo Dio? Amiamo davvero Dio? La risposta immediata è: "Noi amiamo Dio."Amiamo Dio. Quindi non vogliamo vivere una vita semi-animale; non vogliamo vivere una vita di tentazioni; non vogliamo vivere nel mondo della menzogna, dell'oscurità, della limitazione, della schiavitù e della morte. Amiamo Dio. Pertanto desideriamo sentire la Sua Presenza e crescere nella Sua Presenza in tutto ciò che facciamo e diciamo. Quando non aspiriamo, amiamo Dio solo per soddisfare i nostri desideri. Ma quando aspiriamo, amiamo Dio per Se Stesso. Vogliamo essere liberati dalle insidie del desiderio, dalle brulicanti nubi del desiderio, in modo da poter rivendicare il nostro diritto di primogenitura in Dio e per Dio.
Amiamo Dio. Perciò cerchiamo di vivere interiormente. Vivere interiormente è risplendere divinamente in ogni momento. Amiamo Dio. Quindi cerchiamo di rivelare all'esterno. Cosa riveliamo? Riveliamo la nostra divinità interiore, la nostra unità cosciente e inseparabile con il nostro Pilota Interiore, l'Assoluto Supremo.
Amiamo Dio. Pertanto, se vediamo difetti negli altri, sentiamo che è nostro vincolante dovere perfezionare questi difetti, perché il nostro dolce Signore non può mai essere soddisfatto di noi quando consapevolmente o deliberatamente non riusciamo a perfezionare le imperfezioni che notiamo negli altri. Ma quando perfezioniamo gli altri, ci rendiamo conto che il nostro compito è solo un'espansione del nostro stesso risveglio. Siamo tutti membri della stessa famiglia. La radice e il tronco sono Dio, e noi siamo i rami, le foglie, i frutti e i fiori di Dio, l'Albero.
Amiamo Dio. Perciò viviamo sulla terra e cerchiamo di manifestarLo e realizzarLo a Modo Suo. Interpretiamo i nostri ruoli come guerrieri divini. Ogni giorno entriamo nel campo di battaglia della vita per combattere la paura, il dubbio, l'ignoranza e la schiavitù. E alla fine del nostro viaggio sul piano fisico, lasciamo il corpo alle spalle e il nostro uccello-anima vola nella regione più alta di Luce e Delizia. Lì ci riposiamo un po' prima di tornare ancora una volta su questa terra. Veniamo sulla terra per manifestare la nostra divinità interiore e per adempiere la promessa che le nostre anime hanno fatto all'Assoluto Supremo, la nostra promessa di manifestarLo e appagarLo qui sulla terra così come là in Paradiso.
Amiamo Dio. Perciò vogliamo vivere non nell'irreale, ma nel Reale. L'irreale in noi è l'io egocentrico, l'io che ci lega e canta il canto della separazione. Questo è l'io personale che ci dice che siamo del finito e che non possiamo uscire dal finito. Ma il Reale in noi è l'Io universale. Questo "Io" ci dice che siamo dell'Infinito e siamo per l'Infinito. Con questo "Io" veniamo al mondo per cantare il canto della perfezione, e quando ci ritiriamo dalla scena terrestre, con questo stesso "Io" cantiamo il canto della realizzazione che abbiamo imparato qui.
Amiamo Dio. L'Amore Divino è il primo e più importante tra i nostri amici, qui in terra, là in Paradiso. Nel cuore dell'Amore troviamo altri due amici: la fede e la devozione. Senza fede sentiamo che il nostro viaggio è insicuro e che c'è un pericolo costante che incombe sul nostro cammino. Ma quando vediamo il volto del nostro amico fede, sentiamo la fede dentro di noi e cresciamo nella fede, sentiamo che il nostro viaggio è abbastanza sicuro. E quando vediamo il volto del nostro amico devozione, sappiamo di aver trovato una scorciatoia, una strada illuminata dal sole, verso la nostra Meta destinata.
Cosa ci fa amare Dio? È la Compassione sconfinata di Dio, la Sua Compassione incondizionata, che ce lo fa amare. Anche il divino Orgoglio di Dio in noi ce lo fa amare. Inoltre, il nostro anelito interiore, la fiamma che sale dentro di noi, ci fa amare Dio, perché questa fiamma sa che, a meno che e finché non raggiunge l'Altissimo, non potremo mai vedere il volto della soddisfazione permanente. Il mondo può offrirci molte cose, ma non può offrirci una soddisfazione duratura. Questa la dobbiamo ottenere dalla nostra vita interiore, dal nostro mondo interiore. Grazie al nostro anelito interiore dobbiamo raggiungere il Pinnacolo più alto; e poi dobbiamo scendere e distribuire al mondo in generale ciò che abbiamo ricevuto e ottenuto nel piano più alto della nostra coscienza.
Siamo tutti cercatori. Un cercatore è uno il cui essere interiore è inondato di opportunità. Ci sono trecentosessantacinque giorni in un anno. Per un genuino sincero cercatore, ogni giorno offre una nuova opportunità, e ogni opportunità è un gradino nella scala che porta alla nostra Meta destinata. Il cercatore sa che se piange profondamente dai più intimi recessi del suo cuore, allora ogni giorno salirà su un gradino nuovo e più alto. Una volta che saliremo la scala dell'evoluzione interiore e raggiungeremo l'Altissimo, vedremo che l'Altissimo non è qualcosa di nuovo; era sempre dentro di noi, solo che non l'avevamo ancora scoperto come nostro. Una volta che sentiamo che l'Altissimo è nostro, dobbiamo rivelarLo e manifestarLo. Questo è il Gioco cosmico che giochiamo e che abbiamo giocato da tempo immemorabile.
Più andiamo in profondità, prima scopriamo che non solo amiamo Dio, ma che anche Dio ama noi. Ma Dio ci ama a Modo Suo, non a modo nostro. In questo momento sentiamo che Dio ci ama se soddisfa i nostri desideri o aspirazioni. Ma quando andiamo nel profondo e sperimentiamo il vero Amore, l'Amore divino, sentiremo in ogni momento che siamo figli scelti di Dio. E che soddisfi o meno i nostri desideri immediati, sappiamo che qualunque cosa faccia, la fa per il nostro bene. Inoltre, ci rendiamo conto che Egli si realizza costantemente in e attraverso di noi.
Dio è dentro ogni individuo. Si trova nell'unità e si trova nella molteplicità. In questo momento Dio è unità e nel momento successivo Dio è molteplicità. Di nuovo, Egli è l'unità nella molteplicità e la molteplicità nell'unità. Quando amiamo Dio incondizionatamente, sentiamo che in ogni momento stiamo affrontando la Realtà e cresciamo nella Realtà, e infine ci rendiamo conto che stiamo anche trascendendo la Realtà, che stiamo fluendo nel flusso della Realtà sempre trascendente, che è la nostra perfetta Immortalità. Solo quando siamo consapevoli della nostra Realtà divina e trascendentale possiamo stabilire la nostra perfetta Immortalità qui sulla terra e là in Cielo.
AUM
FFB 82. Omaha Milo Bail Student Center, University of Nebraska, Omaha, Nebraska, 5 marzo 1974 - 12:30.↩