Luce-Saggezza6
Care sorelle e cari fratelli, cari cercatori della Verità infinita ed eterna, desidero fare un discorso sulla Luce-Saggezza. Ogni individuo qui presente ha Luce-Saggezza. Oggi condividerò con voi la mia Luce-Saggezza; domani, facilmente ed efficacemente potrete condividere con tanti la vostra Luce-Saggezza.Cos'è la Luce-Saggezza? La Luce-Saggezza è qualcosa che risplende eternamente nel nostro cuore e intorno alla nostra vita eterna. La Luce-Saggezza ci dice che ci sono solo due potenti poteri sulla terra. Questi poteri sono il potere di tentazione e il potere di liberazione. Quando ci arrendiamo al potere della tentazione, ci rendiamo conto che il nostro corpo non è risvegliato, il nostro vitale è indisciplinato, la nostra mente non è illuminata e il nostro cuore è insoddisfatto. Quando aspiriamo al potere di liberazione, arriviamo a realizzare che la nostra anima è una realtà realizzata e, allo stesso tempo, una realtà costantemente appagante; che la nostra anima è una realtà illuminata e, allo stesso tempo, sempre illuminante.
Quando entriamo nella vita spirituale, ci rendiamo conto che abbiamo tre maestri: l'insegnante-ignoranza, l'insegnante-conoscenza e l'insegnante-saggezza. L'insegnante-ignoranza ci insegna a parlare. L'insegnante-conoscenza ci insegna a parlare e ad agire. Ma l'insegnante-saggezza ci insegna solamente come agire spontaneamente e incondizionatamente.
Quando parliamo e parliamo, entriamo consapevolmente e deliberatamente nel dominio dell'ignoranza. Quando parliamo e agiamo, a volte vediamo un abisso enorme tra il nostro parlare e la nostra azione. Diciamo qualcosa e facciamo qualcosa di totalmente diverso. Facciamo una solenne promessa di fare qualcosa, ma quando la realtà appare, vediamo un vasto abisso tra la nostra promessa e il suo adempimento. Ma quando agiamo spontaneamente, con tutta l'anima e incondizionatamente - quando offriamo il nostro servizio dedicato - una Mano invisibile ci guida, ci modella e ci plasma nell'immagine stessa del nostro Pilota Interiore. È solo servendo devotamente il Pilota Interiore in ogni individuo che possiamo rendere la nostra vita significativa e fruttuosa.
La fratellanza dell'uomo non può mai essere raggiunta parlando, ma solo diventando qualcosa, raggiungendo l'unità cosciente con l'Albero che è Dio. Se non stabiliamo la nostra cosciente, inseparabile unità con il Padre Onnipotente, l'Assoluto Supremo, non potremo mai stabilire nella nostra vita interiore o esteriore la piena fratellanza dell'uomo. Dobbiamo toccare l'albero e arrampicarci sull'albero. Solo allora possiamo avvicinarci ai rami ed entrare nei milioni e miliardi di foglie, che sono nostri fratelli e sorelle. Se non andiamo sull'albero e non ci arrampichiamo sull'albero, come possiamo entrare nella coscienza delle foglie, che sono nostri fratelli e sorelle?
L'ignoranza è godimento di sé, la conoscenza è esame di sé e la saggezza è perfezione di sé. Quando nuotiamo nel mare dell'ignoranza, ci divertiamo. Questo godimento è seguito dalla frustrazione, e la frustrazione è seguita dalla distruzione. Quando cerchiamo di esaminare noi stessi, vediamo manifestarsi l'imperfezione. Ma, allo stesso tempo, la perfezione è alla nostra portata. L'auto-perfezione è saggezza. Quando preghiamo e meditiamo, entriamo nella realtà del silenzio, e questo ci dà l'opportunità di perfezionare la nostra vita dentro e fuori. Il silenzio incarna la perfezione. Il silenzio è pronto a rivelare la sua perfezione dentro e attraverso di noi sul piano fisico, che ora è inondato di ignoranza, oscurità, schiavitù e imperfezione.
Come distinguiamo la luce dalla notte, la verità dalla menzogna, l'immortalità dalla morte? Distinguiamo l'uno dall'altro pregando e meditando, provando e piangendo. Quando un bambino piange, sua madre gli viene in soccorso e gli offre giocattoli o cibo o qualsiasi altra cosa desideri. Allo stesso modo, quando piangiamo nei più intimi recessi del nostro cuore, la Madre Divina, la Madre Suprema, viene in nostro soccorso e inonda il nostro essere interiore ed esteriore di Luce infinita. Questa Luce è la nostra vera Divinità, Immortalità e perfetta Perfezione.
Molto spesso sentiamo che la conoscenza e la saggezza sono la stessa cosa. Ma quando entriamo nella vita spirituale e facciamo esperienze interiori, ci rendiamo conto che la conoscenza e la saggezza sono due cose totalmente diverse. La conoscenza è come il fratello minore in famiglia e la saggezza è il fratello maggiore. Naturalmente, il fratello maggiore sarà infinitamente più saggio del minore. La Conoscenza vede qualcosa e poi vuole utilizzare quella cosa. La Sapienza sente la Verità, vuole crescere nella Verità e alla fine diventa la Verità. Conoscenza e saggezza sono due fratelli ai piedi dell'albero della realizzazione. Chiamiamolo albero di mango. La conoscenza inizia a contare le foglie, i rami e i frutti, ma la saggezza si arrampica sull'albero, coglie un mango e mangia a suo piacimento.
Ora, dove può esistere la saggezza? Può esistere ovunque. Può esistere nella conoscenza, nell'intelligenza, nell'intelletto, nell'intuizione. Ma la saggezza che dimora nell'anima è la saggezza che ci guida e ci conduce più velocemente verso la nostra destinazione. Quando preghiamo e meditiamo andiamo nel profondo e ascoltiamo i dettami della nostra anima. Una volta che ascoltiamo i dettami della nostra anima, stabiliamo un libero accesso al mondo della Realtà divina, Infinità, Eternità e Immortalità.
Desidero qui citare le parole di Benjamin Franklin: "Lavora come se dovessi vivere cento anni. Prega come se dovessi morire domani." Io prendo il lavoro come servizio dedicato nella vita spirituale. Ogni giorno è nostro dovere offrire il nostro servizio dedicato al Supremo in tutti gli esseri umani. Il servizio dedicato ci aiuta notevolmente a raggiungere la nostra meta prefissata. Ora, dobbiamo sapere che la meta di oggi non è e non può essere la meta per sempre. Oggi la nostra meta è la realizzazione della più alta Verità e della più elevata Luce. Domani la nostra meta sarà la rivelazione della più alta Verità e Luce. E dopodomani la nostra meta sarà la perfetta manifestazione della più alta Verità e Luce, che poi incarneremo.
"Prega come se dovessi morire domani." Un cercatore della Verità infinita deve sentire che ogni momento è una sacra opportunità per lui. Domani la morte potrebbe strapparci dall'arena mondiale. Quindi dobbiamo sentire che questa è l'ultima volta, l'ultima opportunità, l'ultimo momento che abbiamo per realizzare la Verità ultima. Da un lato, sappiamo che la morte non è altro che un breve riposo nel flusso del Tempo Eterno. D'altra parte sappiamo che qui sulla terra dobbiamo compiere non poche cose per l'appagamento di Dio e per il nostro appagamento. In questo momento, il nostro appagamento e l'appagamento di Dio sono diametralmente opposti. Ma quando preghiamo e meditiamo, arriviamo a sentire che l'appagamento di Dio è il nostro appagamento, che l'appagamento di Dio è l'unico appagamento. Se prestiamo molta attenzione al valore del tempo, non ci crogioliamo consapevolmente nei piaceri della letargia e dell'ignoranza. Possiamo utilizzare ogni momento per la nostra sempre maggiore realizzazione e illuminazione sempre più appagante grazie al nostro anelito interiore per vedere qualcosa, crescere in qualcosa e diventare qualcosa.
Circa un'ora fa, quando sono arrivato qui, sono stato profondamente commosso nel vedere il motto di questo augusto collegio: "Pari opportunità per tutti, libertà di vedere e discriminare la verità e la fratellanza dell'uomo."
Pari opportunità per tutti. Adesso chi può darci pari opportunità? Solo il Pilota Interiore può dare e dà pari opportunità a tutti. Ogni giorno, al mattino presto, bussa alla porta del nostro cuore. Quando bussa alla nostra porta, alcuni di noi si svegliano e rispondono alla porta mentre altri rimangono nel mondo del sonno, dell'incoscienza e dell'ignoranza. Nella nostra vita esteriore, una volta che perdiamo un'opportunità, raramente la riotteniamo. Ma nella vita interiore abbiamo una nuova opportunità ogni giorno, ogni ora, ogni minuto. Colui che risponde all'opportunità interiore corre immediatamente veloce, più veloce, velocissimo verso la meta finale.
Ad ogni individuo deve essere data la libertà di cercare la Verità a modo suo. Non possiamo imporre la nostra verità agli altri. Ognuno deve andare nel profondo della Verità. La Verità è la Meta, ma per raggiungere la Meta possiamo e dobbiamo adottare strade diverse, sentieri diversi. Strade diverse consentono a persone diverse di correre più velocemente. Se altri ci impongono la loro libertà, per noi sarà totalmente priva di valore. Ma se cerchiamo nel profondo, la nostra libertà è la nostra rivelazione, la nostra illuminazione, la nostra perfezione. La tradizione vedica ci offre un messaggio importante:
Asato ma sad gamaya
tamaso ma jyotir gamaya
mrityor ma amritam gamaya
Guidami dall'irreale al reale.
Guidami dall'oscurità alla Luce.
Guidami dalla morte all'immortalità.
Sono estremamente felice che lo stato dell'Illinois sia orgoglioso di chiamarsi "Land of Lincoln." Lincoln era un cercatore nel senso puro del termine. Dio gli ha dato un cuore magnanimo. Emerson disse di lui: "Il suo cuore era grande come il mondo, ma non c'era spazio in esso per contenere un torto." Desidero approfondire questa espressione molto significativa.
Quando diventiamo un cercatore, cerchiamo di avere un cuore vasto quanto il mondo stesso, o cerchiamo di avere un cuore ancora più vasto del mondo. In questo vasto cuore, un vero cercatore non vede l'ignoranza del mondo come appartenente ad altri. Il cuore di un vero cercatore vede le imperfezioni, i limiti e la schiavitù degli altri come propri. Emerson dice che il cuore di Lincoln non aveva un torto, ma io desidero dire che il suo cuore non aveva un torto proprio. Il suo cuore aveva i torti di milioni e miliardi di esseri umani, e ha accettato questi torti degli altri come suoi, non con un senso di orgoglio, ma con un senso di unità.
Poiché siamo tutti cercatori, il mondo è dentro di noi, non fuori di noi. Ogni individuo che vediamo intorno a noi è anche dentro di noi. Inoltre, quando andiamo nel profondo vediamo che abbiamo una famiglia numerosa, una famiglia interiore molto grande di dubbi, paure, ansie, preoccupazioni, imperfezioni e limitazioni. Quando li trasformiamo grazie alle nostre coscienti concentrazione, meditazione e contemplazione, vediamo che anche il nostro mondo esterno è totalmente trasformato.
Sono qui a Chicago. Il nome stesso di questa città mi dà un'enorme gioia e delizia. Quando avevo undici anni, ho letto una biografia della grande figura spirituale, Swami Vivekananda. Nel 1893, quando si tenne il Parlamento delle Religioni qui, Swami Vivekananda venne e ha offrì l'eterna saggezza della luce dell'anima. Il mio giovane cuore era così felice e commosso, perché veniva dallo stesso luogo in cui sono nato io, il Bengala. Quindi il fratello minore sente un'unità con il fratello maggiore. Vivekananda è stato divinamente e sommamente benedetto di poter offrire la Luce-Saggezza dell'India qui al Parlamento delle Religioni.
Per me, ogni religione è una casa colma d'anima, potente, significativa e fruttuosa. Ogni individuo dovrebbe vivere in una casa; non può vivere in strada. Ma un uomo non ha bisogno di stare tutto il tempo a casa sua. Esce per studiare. Qui la nostra scuola interiore e la nostra materia interiore è lo Yoga. Lo Yoga è unità cosciente con Dio. Siamo tutti cercatori, cercatori sinceri. Per noi Dio esiste. Ed è solo questione di tempo prima che saremo in grado di vederLo, sentirLo, realizzarLo e crescere a Sua immagine.
FFB 35. Congress Room, Roosevelt University, Chicago, Illinois, 13 febbraio 1974 — pomeriggio.↩