Parte II — Visione del Cielo e realtà terrena

Visione del Cielo e realtà terrena3

Visione del Cielo e realtà terrena. La Visione del Cielo è fantastica; è apprezzata, ammirata e adorata dalla realtà terrena. La realtà terrena è buona; piace, è amata e abbracciata dalla Visione del Cielo. La Visione del Cielo è il dovere di Dio: l'espansione eterna. La realtà terrena è la Bellezza di Dio: la manifestazione infinita. La Visione del Cielo dice al cercatore che c'è solo una cosa di cui il cercatore ha bisogno ed è l'illuminazione: la liberazione dalle maglie dell'ignoranza. La realtà terrena dice al cercatore che ha bisogno solo di una cosa e che è la trasformazione: la trasformazione totale della sua natura umana.

Quando il pianto del finito cresce e brilla nel sorriso dell'Ifinito, lo chiamiamo liberazione. Quando l'oscurità del corpo si trasforma nella luce dell'anima, la chiamiamo trasformazione. La liberazione è dell'intero essere. La trasformazione è principalmente di natura fisica, la natura legata alla terra. L'illuminazione è l'anello di congiunzione tra liberazione e trasformazione.

Quando uno è liberato, sente e sa che c'è un altro mondo in cui riposarsi; e quando uno è trasformato, sente che è qui, qui sulla terra, che deve manifestare il Supremo Assoluto. Quando uno è liberato, sente di aver lavorato molto duramente e ora è giunto il momento per lui di riposarsi in qualche altro piano di coscienza. Quando si è trasformati, quando il proprio essere esteriore è trasformato dalla luce, si sente di avere l'opportunità d'oro di essere uno strumento perfetto di Dio qui sulla terra.

La luce scende dall'anima nel cuore. La liberazione di solito inizia con il cuore. Quindi la fiamma della liberazione entra nel vitale, che può essere aggressivo, emotivo o animale. E finalmente la fiamma della liberazione entra nel fisico grossolano. La luce discende dall'anima al cuore, dal cuore alla mente, dalla mente al vitale e dal vitale al fisico. È così che avviene la liberazione. Ma la trasformazione inizia proprio nel fisico, e per il fisico, quando la luce scende dall'alto.

Nell'essere umano senza aspirazione, la Visione del Cielo non può durare nemmeno per un fugace secondo. La realtà terrena trova pure quasi impossibile risiedere all'interno dell'essere umano privo di aspirazione. Ma proprio perché gli esseri umani rimangono sulla terra, con una compassione illimitata e una pazienza illimitata, la realtà terrena dimora all'interno degli esseri umani privi di aspirazione. Ma all'interno degli esseri umani che aspirano la Visione del Cielo scopre l'unico modo per rivelare Dio. E all'interno degli esseri umani che aspirano la realtà terrena trova la sua meta, la sua unica meta: la manifestazione di Dio qui sulla terra.

All'inizio del suo viaggio spirituale, il cercatore dice alla Visione del Cielo: "Tutto ciò che sono viene da te. Tutto ciò che ho viene da te: è la tua luce, la tua delizia, il tuo silenzio, il tuo suono." Alla fine del viaggio, il cercatore dice alla realtà terrena: "Tutto ciò che sono e tutto ciò che ho è per te: pazienza infinita, compassione infinita, perdono infinito."

La Visione del Cielo dice al cercatore che se sa come credere, allora può renderlo uno strumento perfetto dell'Assoluto Supremo. La realtà terrena dice al cercatore che se può ascoltare i dettami del suo Pilota Interiore, allora la realtà terrena può renderlo uno strumento perfetto dell'Assoluto Supremo. Il cercatore sincero sa credere e crederà. Sa ascoltare e ascolterà i dettami del suo essere più intimo, l'anima, il diretto rappresentante del Supremo.

La Visione del Cielo è un fiore che, petalo dopo petalo, cresce dentro ogni cercatore. La realtà terrena è un frutto che nasce alla fine dell'aspirazione ascendente nel mondo interiore e della dedizione piena d'anima e del dono di sé amorevole nel mondo esteriore. Ogni cercatore dentro di sé ha la Visione del Cielo e la realtà terrena. La Visione del Cielo nel cercatore inizia il viaggio. Se il cercatore inizia con la realtà terrena, commetterà un errore enorme. La Visione del Cielo è l'Albero della Coscienza. Il cercatore deve arrampicarsi sull'albero e solo allora può condividere il frutto della realtà con il mondo in generale.

Quando chiudiamo la porta della mente dubbiosa, interrogativa e sospettosa e apriamo la porta del cuore di unità amorevole e comprensivo, la Visione del Cielo entra in noi. Quando usiamo la nostra indomabile volontà di vedere il volto della verità e di crescere fino al nome stesso della verità, la realtà terrena ci reclama come propria. Quando piangiamo nei recessi più puri del nostro cuore, la Visione del Cielo risponde. Quando sorridiamo al mare-ignoranza che sta inondando il mondo umano, la realtà terrena ci abbraccia.

Il Cielo è visione, la terra è realtà. Ancora una volta, la terra è visione, il Paradiso è realtà. Il Cielo è il seme, la terra è il frutto. Quando guardiamo la Visione del Cielo in forma di seme, vediamo che la Visione del Cielo è il pioniere. Di nuovo, quando osserviamo il frutto che offrirà i suoi semi, sappiamo che la realtà terrena è la pioniera. Oggi il seme è la visione e il frutto è la realtà. Domani lo stesso frutto sarà lo svelamento della visione e il seme sarà la realtà illuminata e realizzata.


SPO 9. 28 gennaio 1976