Scena 17

(Sera. Gesù solo in un piccolo giardino.)

GESÙ: Sì, ho compiuto miracoli ed i miei miracoli sono stati molti e vari. Ho fermato i temporali. Ho curato le malattie fisiche. Ho dato la vista ai non vedenti. Ho persino resuscitato i morti. Ma il mondo non crederà mai che considero i miei miracoli di importanza secondaria, per non dire altro. Sono venuto nel mondo per rivelare il mio Signore, mio ​​Padre che è nei cieli. Se qualcuno crede in me per il mio bene, allora è infinitamente più grande di quelli che credono in me solo per i miei miracoli. Inoltre, a causa della mancanza di fiducia della gente, non volevo fare miracoli a Nazaret. Non sarebbe servito a nulla. Per me, ogni miracolo è una manifestazione della Luce-Potere di Dio. E se non è adeguatamente accettata alimenta solo la curiosità dell'uomo; non aiuta affatto a elevare la coscienza dell'uomo. Pertanto, è assolutamente necessario che la Luce-Potere di Dio sia ben regolata dall'Altezza della Saggezza di Dio. Ma chi crederà che ho il potere di compiere miracoli di fronte a tutti i non credenti, i miscredenti e gli atei? Purtroppo nessuno mi capisce. Nessuno viene da me per compiere il mio Signore nella Sua Via divina.

(Gesù canta.)

Nessuno è venuto da me, nessuno è venuto e nessuno verrà.
Venne solo il mio supremo Diletto, solo Lui.
Ho pianto per il Suo sorriso e Lui per il mio amore altruistico.
Insonne in me Cresce il Suo Albero-Visione.

Sri Chinmoy, Il Figlio, Agni Press, 1973