13 gennaio

Compleanno di Nolini-da. La mattina presto, alle quattro e mezzo, andai da Nolini-da per offrire il mio pranam [saluto devoto]. Lui mi benedisse e disse: "Ti offro le mie benedizioni". Fui molto sorpreso e felice di sentire questo, perché non usava mai il termine 'benedizione' quando esteriormente o interiormente benediceva qualcuno con il suo sguardo silenzioso. "Puoi iniziare a portare i fiori di sopra" disse. "Non sono ancora le cinque". "E allora? Puoi iniziare adesso". Subito portai di sopra alcuni bei fiori. Poi iniziai a meditare nella Sala di Meditazione. Verso le cinque entrò Prahllad e disse a Nolini-da: "Nolini-da, bonne fête!" Nolini-da gli disse: "Merci, merci". Prahllad disse: "Quanti anni hai?" Nolini-da disse: "Novanta". Prahllad disse: "Bene!" Nolini-da disse: "Molto bene!" Verso le sei andai a regalare a Nolini-da un libro contenente una poesia che avevo scritto per il suo compleanno, tradotta in dodici lingue. Norman-da venne a congratularsi con Nolini-da per il suo compleanno. Nolini-da disse a Norman-da: "Vedi cos'ha fatto per me?" "Vedo! È molto bello". "In dodici lingue!" "Nei tempi antichi i re erano soliti avere cose del genere dai loro sudditi e ammiratori. La gente faceva del suo meglio per rendere omaggio al re nel maggior numero di lingue possibile". "Così oggi sono un re!" Entrambi si scambiarono gioiosi sorrisi. Mentre lasciava la stanza, Norman-da disse: "Direi che è meraviglioso!" Verso le otto entrò Rajen-da. Nolini-da mostrò il libro a Rajen-da, che disse: "Non voglio vederlo tutto da solo. Vorrei invitare alcuni dei miei compagni di classe (gli studenti di francese di Nolini-da)". Gli studenti di Nolini-da entrarono ed espressero grande gioia quando videro il libro. Nolini-da disse loro: "Adesso voglio offrirvi da mangiare. Ho dei dolci speciali per tutti voi". Anima-di disse immediatamente: "Lascia che te li prenda da distribuire". "No, voglio che lo faccia Ranju. Ranju, dov'è tua madre? Vai a chiamarla. È lei che dovrebbe distribuire i dolci". Ranju-da uscì a chiamare sua madre. Nolini-da disse ai suoi studenti: "Mettetevi in fila". Anche Prahllad e Bholonath, che non erano suoi studenti, erano in fila. Rajen-da disse loro: "Cosa ci fate qui? Da quando siete diventati studenti?" Ma Nolini-da disse a Rajen-da: "Rajen, lasciali stare in fila. Sono i miei eterni studenti". La fotografa Vidya Brata entrò per scattare delle foto. Scattò due foto di Nolini-da e poi Nolini-da disse: "Ora vorrei fare una foto con Amrita. Chinmoy, vai a chiamarlo". Chiamai Amrita-da, che venne subito. Quando Amrita-da e Nolini-da furono fianco a fianco, Indu-di (la moglie di Nolini-da), mentre era sulla porta di Bula-da, disse: "Guarda guarda! Ram e Laksman vengono fotografati insieme!" Amrita-da disse immediatamente: "Vero, noi siamo Rama e Laksmana, ma Laksmana deve meritare Rama!" Indu-di disse: "Ti meriti Ram!" Nolini-da fece un largo sorriso. Amrita-da partì immediatamente per la sua lezione di Tamil. Indu-di ci teneva moltissimo a farsi fotografare con Nolini-da. Io supplicai Nolini-da di farsi fotografare con Indu-di e lui acconsentì. Poi andai nella stanza di Amrita-da per lavorare. Indu-di entrò e disse: "Chinmoy, cosa ci fai qui? Il tuo Dada vuole che tu sia in una foto con lui". Sushila venne a salutare Nolini-da. Nolini-da disse: "Sushila, unisciti a noi, unisciti a noi". Sushila mi disse: "Chinmoy, non essere così serio. Rovinerai la foto. Non essere così serio! Sorridi!" Il fotografo le fece subito eco. Prima che la fotografia fosse scattata, entrarono Nirmala-di e Anima-di. Nolini-da chiese anche a loro di unirsi. Nolini-da ci disse: "Questa mattina ho ricevuto un messaggio di benedizione dalla Madre. Dice: 'Vittoria della Verità.' Desidero dire: 'Vittoria della Madre'". Quella sera Manoj ci lesse l'originale inglese della mia poesia su Nolini-da nel campo sportivo.