Domanda: Qual è il modo migliore per affrontare i periodi di aridità nella propria sadhana? Cioè, come si mantengono l'aspirazione e i buoni sentimenti mentre si sperimenta un'aridità nella propria meditazione?
Sri Chinmoy: Quando senti aridità nella tua meditazione, puoi facilmente frequentare un amico che non sta vivendo quell'esperienza. Prendi l’aridità come oscurità. Quando pensi all’aridità, pensa di attraversare il Queens Midtown Tunnel. Sai che alla fine ci sarà un po' di luce perché hai già attraversato il Midtown Tunnel molte, molte volte. Dopo che sei entrato, sai che per un po’ di tempo potrebbe non esserci luce, ma, se hai pazienza, sai che vedrai la luce.Nella vita spirituale nessuno sperimenta l’aridità per la prima volta. Questa aridità è abbastanza comune. Ci sono pochissimi cercatori che non l’hanno sperimentata. Alcuni Maestri spirituali di primissimo ordine hanno attraversato periodi di aridità per sei o otto mesi e talvolta anche per due anni. Durante un periodo di quattro anni alcuni di loro hanno attraversato periodi di aridità cinque o sei volte.
Questa aridità può essere evitata facendo solo una cosa: versare lacrime di gratitudine. Puoi dire che non stai ricevendo alcuna gioia, alcuna soddisfazione, nulla dalla tua meditazione, quindi perché dovresti offrire gratitudine? Tuttavia devi offrire gratitudine solo perché stai cercando di meditare. Chi ti sta chiedendo o ti costringe a provare? Qualcuno nel profondo di te. Il Supremo ti sta chiedendo di meditare nonostante tu stia attraversando un periodo di aridità. Quindi, se puoi offrire la tua gratitudine, la gratitudine colma d’anima, la tua commossa gratitudine, al Supremo, il periodo arido passerà molto rapidamente. Pensa al Midtown Tunnel. Puoi facilmente coprire la distanza quando arriva il momento. Sai che è solo una questione di tempo. Per un breve periodo rimarrai nell'oscurità, e poi è destinata a finire, ma se vuoi correre più velocemente, la gratitudine è l'unica risposta.