Parte III

SCA 551-557. Sri Chinmoy rispose a queste domande il 7 Giugno 1997 nel Ristorante Annam Brahma nel Queens, New York.

Domanda: Come possiamo noi discepoli confidare di più in te in modo da abbandonare a te la nostra ignoranza?

Sri Chinmoy: In questo preciso momento sentite che se aumentate la vostra fiducia, sarete in grado di darmi di più la vostra ignoranza, ma desidero dire che la fiducia non sta nella mente, la fiducia sta nel cuore. Quando una madre ha fiducia nel figlio, anche se il bimbo rompe tutto, fa tutto in modo errato, essa avrà fede nel figlio. Dirà: “Egli non sta facendo ciò. Qualche altra forza lo sta facendo. In pochi anni si comporterà bene.”

La cosa importante è non usare la mente. Stai dicendo che se hai più fiducia, avrai più amore, devozione e abbandono. Io sto dicendo, percorri l’altra via. Se hai più amore, devozione e abbandono, avrai più fiducia. Se ti trovi sul bordo di una piscina e vedi che l’acqua è tiepida, sarai disposto a saltarci dentro. Altrimenti, rimarrai fuori in piedi, ma se ami l’acqua come tale, indipendentemente se sia calda o fredda, allora salterai semplicemente nell’acqua. Dirai: “A chi importa se è calda o fredda?”

In modo simile, nella vita spirituale, se uno vuole fare progresso, se vuole avere più fede, non è osservando o giudicando il Maestro: avrò fede in lui se fa questo, se dice ciò. No. Il nuotatore salta nell’acqua solo grazie al suo amore per l’acqua. Esattamente nello stesso modo, se ami il Maestro, non ti preoccupi di cosa dice o fa. Stabilirai solo la tua unità con lui. Quando entriamo nell’acqua con unità, iniziamo a nuotare immediatamente. Se ami il Maestro, il suo sentiero e la sua spiritualità, non dirai: “Se fa questo, avrò più fiducia. La aumenterò o la diminuirò in funzione di ciò che dice o fa.” La fede non è una questione di aumentare o diminuire. Questo è solo il giudizio di una mente stupida. Devi usare il cuore.

Quando entriamo in un giardino, non cerchiamo di vedere se ciascun petalo è modellato nello stesso modo o se un petalo è storto. Entriamo nel giardino e immediatamente abbracciamo la bellezza e la fragranza del giardino. Poi la nostra mente, vitale e corpo divengono puri, allegri e gioiosi, ma se entriamo nel giardino e iniziamo a cercare di vedere quale fiore è il più bello, non riceviamo la stessa gioia. Se un fiore è più bello, passeremo cinque minuti a guardarlo. Poi andremo da un altro fiore e diremo: “Oh Dio, mi ero sbagliato, questo fiore è più bello. Resto qui per dieci minuti.” Nel frattempo, il nostro tempo è finito! Dobbiamo andare a casa. Ci sono cose più importanti da fare.

Quando entri nel giardino, devi immediatamente cercare di vedere la bellezza e sentire la fragranza del giardino. Nello stesso modo, una volta che hai scelto un Maestro ed un sentiero, non dire: “Se il sentiero mi darà questo, avrò fiducia in esso. Se il Maestro dirà questo, avrò più fede in lui.” No, salta immediatamente nel mare della compassione del Maestro. Devi dire: “Se non sento la compassione o l’affetto o l’amore del Maestro, non importa. Sono venuto per dargli quello che ho e quello che sono. So che mi darà tutto all’ora da lui scelta.”

Devi sviluppare sempre l’attitudine dell’unione incondizionata. Finché poniamo condizioni per il nostro amore e la nostra fede, saremo delusi. Le nostre condizioni renderanno le nostre vite infelici. Iniziamo dicendo: “Se mi dà il 50 per cento, gli darò il 50 per cento.” Poi diremo: “Se mi dà il 90 per cento, farò qualcosa per lui.” Alla fine, le nostre aspettative ci faranno dire: “Egli dovrà darmi il 99 per cento per farmi felice.” Prima inizia con 50-50. Poi arriva l’avidità e facciamo 60-40, o 70-30. Alla fine diciamo: “Se soddisfa i miei desideri 99 volte su 100, allora è il mio Maestro.”

Perché, però, cominciare con condizioni? L’altro modo è andare proprio alla radice. Possiamo dire: “Anche se egli non mi dà niente, voglio dargli il 100 per cento. Se non mi dà niente indietro, Dio è là sopra di lui per rompergli la testa, ma non è affare mio. Il mio lavoro è di abbandonarmi a lui. Poi deve rendere conto del suo comportamento a Qualcun altro, al suo superiore.” Puoi vederla sotto questa luce, che il Supremo sarà dispiaciuto col Maestro se non fa la cosa giusta. Inoltre, se sei un vero discepolo, dirai: “Cosa importa se il Supremo sarà dispiaciuto con lui o no? Poiché voglio seguire questo sentiero, devo seguire implicitamente la sua filosofia.” Nel mio caso, la mia filosofia è amore, devozione e abbandono. Se segui il sentiero dell’amore, devozione e abbandono, la mancanza di fiducia della tua mente sarà in grado di lottare contro l’amore del tuo cuore per me e per il mio sentiero?