Parte I
SCA 305-323.-it Domande e risposte del 1995 e 1996.Domanda: Quanto spesso le anime dei discepoli vengono da te per avere benedizioni, e quanto spesso invece per lamentarsi di qualcosa?
Sri Chinmoy: Le anime dei discepoli vengono da me per le benedizioni, infinitamente più spesso che per lamentarsi. A differenza della vostra mente che può non aver bisogno delle mie benedizioni neanche una volta all'anno, la vostra anima ne ha bisogno ogni giorno; ma la vostra anima non ha tutti i giorni lamentele riferite a voi. Sono sicuro che neanche uno dei miei discepoli sia così cattivo, che la sua anima venga più spesso per delle lamentele che per ricevere benedizioni. Le anime di alcuni hanno lamentele molto serie, ma non me le riferiscono ogni giorno, perché il problema è come una malattia cronica: quando hai un dolore cronico, non te ne lamenti tutto il tempo, anche se il dolore è così forte, così forte!Se non volete che la vostra anima mi riferisca lamentele nei vostri confronti, dovete correre molto veloci nella vostra vita di amore, devozione e abbandono. Amore, devozione e abbandono sono come una gara dei 100 metri; diciamo che i primi 30 metri sono amore, i secondi 30 metri sono devozione, e l'ultima parte è l'abbandono. Per molti corridori di 100 metri, la velocità aumenta dopo i primi 30 metri; alcuni hanno una partenza molto potente ed altri molto lenta; altri invece vanno bene fino ai 60 o 70 metri, fino all'amore e devozione vanno abbastanza bene, ma quando si arriva all'abbandono, l'ultima parte della gara, tutta la loro energia e velocità svaniscono. Altri, ancora, vanno veloce dall'inizio alla fine. Ma non importa quanto corri veloce in un certo segmento, se stai correndo i 100 metri devi completare l'intera distanza: amore, devozione e abbandono.
Alcune persone impiegano diversi anni per imparare a correre bene; altri corrono bene per i primi cinque o dieci anni, e poi qualcosa va storto, poi dopo qualche tempo recuperano la loro precedente velocità. Ma non importa quanto correte bene, se volete diventare campioni dovete allenare ogni giorno il vostro amore, devozione e abbandono. In alcuni giorni correrete la prima parte della gara in modo soddisfacente e la seconda parte un po' meno; in altri giorni sarà il contrario. Inoltre, ci saranno dei giorni in cui correrete tutte le tre parti della gara al massimo, dall'inizio alla fine. Non c'è uno solo tra i miei discepoli, che una volta o l'altra non abbia sperimentato amore, devozione e abbandono in misura della sua piena capacità. In quel giorno eravate totalmente un'altra persona, ma poi è arrivata la mente e non avete dato valore ai vostri raggiungimenti, e così la vostra velocità e il vostro entusiasmo sono diminuiti; ma se riuscite a rimanere tutto il tempo nell'anima, correrete sempre al massimo, e la vostra anima non avrà alcuna lamentela ma solo la più grande gioia.
Purtroppo molte persone correvano bene quando erano giovani, ma dopo aver praticato la vita spirituale per quindici o vent'anni, la loro velocità è scesa considerevolmente, c'è da aspettarselo, relativamente alla corsa esteriore, a causa dell'età del corpo, ma non dovrebbe accadere relativamente alla corsa interiore; qui non c'è alcun limite di età. Dato che avete a che fare con l'Eternità, dovete cercare costantemente di accrescere la vostra capacità. Che pensiate a voi stessi come a ventiduenni, cinquantenni o novantenni, dipende da voi. Solo la vostra mente tiene tale tipo di conto terreno, la vostra anima invece vede solo a quale velocità siete pronti e decisi a procedere, il che dipende interamente dalla vostra ricettività alla luce della vostra anima.