Domanda: Se qualcuno ha una connessione con un dio o dea, ne riceve speciale attenzione e cura?

Sri Chinmoy: Se la persona conduce una vita positiva e spirituale, l'attenzione premurosa c'è sicuramente, tali dei e dee cosmici daranno il loro aiuto. In una scuola, non tutti gli studenti sono allo stesso livello; il professore deve insegnare a persone molto diverse, ma se ci sono studenti eccellenti che gli danno gioia, dà a tali studenti più attenzione. Gli dice in privato: "Venite a casa mia, vi farò delle lezioni extra" ma ad uno studente di terza categoria, insegnerà solo nelle ore della scuola. Anche nella vita spirituale, se qualcuno è un buon cercatore, riceverà più attenzione interiore dagli dei e dee cosmici che governano il suo destino; ma, ancora, gli dei cosmici hanno un'autorità limitata sulla persona: solo il Supremo ha piena autorità.

All'inizio, gli dei e dee cosmici aiutano il cercatore in molti modi, quando prega e medita. Poi, quando vedono che il cercatore sta andando al di là della loro altezza o del loro dominio, si mettono contro di lui. Prima ti nutrono e ti nutrono, poi ti ostacolano; ma se riesci a superarli, diventano di nuovo estremamente vicini e cercano di aiutarti, perché vedono che hai un contatto diretto con l'Assoluto.

Di nuovo, se si ha un Maestro spirituale, gli dei cosmici non sono coinvolti. Dato che il Maestro spirituale ha, per conto del cercatore, contatto diretto con l'Altissimo, l'Assoluto Supremo, gli dei e dee cosmici diventano come dei cari parenti: con i parenti non manteniamo un contatto quotidiano, li vediamo forse una volta al mese, o una volta ogni sei anni. Ma con nostro padre e nostra madre siamo in contatto tutti i giorni. Così il nostro Maestro spirituale è colui con il quale la nostra anima deve mantenere una connessione quotidiana.