'Bankim Chandra Chatterjee'[fn:: SAI 64. da “Chitta Ranjan Das”. Nota: Bankim Chandra Chatterjee era l'autore di "Bande Mataram, che era l'inno nazionale originale dell'India e fonte di profonda ispirazione nella lunga lotta per l'indipendenza dell'India.
Gli anni 1907 e 1908 risplenderanno perennemente nella storia del Bengala. La corrente del vero patriottismo ha semplicemente inondato le quattro frontiere della provincia. Il 4 maggio 1908, nelle prime ore del mattino, Sri Aurobindo fu arrestato, e presto fu considerato il capo supremo dei rivoluzionari di fuoco. Le due caratteristiche significative del caso della bomba di Alipore furono l'inaspettata assoluzione di Sri Aurobindo e la rapida esplosione della fama di C. R. Das. Das era allora un avvocato junior. Bhupal Bose, il suocero di Sri Aurobindo, nominò Byomkesh Chakravarti a difendere suo genero. Il vecchio congedò Das come un bambino, dicendo: "Non dovrei affidare l'accusa del caso di mio genero a un avvocato più giovane."Ma in qualche modo Chitta Ranjan Das sentiva il bisogno interiore di partecipare alla difesa di Sri Aurobindo, il suo caro amico, che aveva incontrato per la prima volta in Inghilterra. A quei tempi, era solito comunicare con il mondo degli spiriti con l'aiuto di una planchette. Un giorno ricevette ripetutamente da lui un messaggio particolare.
"Devi difendere Arabinda." Alla domanda su chi fosse, la risposta fu: "Upadhyaya". Richiesto di essere più esplicito, lo "spirito" rispose: "Brahma Bandhava Upadhyaya" (un'anima di fuoco del patriottismo). Da quel giorno in poi, divenne abbastanza chiaro a Chitta Ranjan che avrebbe dovuto condurre il caso della bomba di Alipore.
Nel frattempo, per un motivo o per l'altro, il legale Byomkesh Chakravarti fu dispensato e C. R. Das fu chiamato.
In questa occasione la sorella di Sri Aurobindo, Sarojini Ghose, svolse un ruolo significativo nel salvare suo fratello. Raccolse abbonamenti e mendicò anche di porta in porta, facendo appello proprio agli autisti di risciò e ai coolies che, dal canto loro, non mancavano mai di rispondere al suo palpitante appello. Infine, il 18 agosto 1908 su Bande Mataram emise il seguente appello:
  Forse il pubblico non ha avuto finora alcuna idea precisa delle probabili spese della difesa di mio fratello. I miei legali e altri consulenti mi dicono che l'importo richiesto non sarebbe inferiore a sessantamila rupie. Ma sono state ricevute solo ventitremila rupie alla data.
  Non posso sperare che il saldo venga ricevuto a breve?..."
Mentre chiudeva il caso della bomba di Alipore, fece un breve ed eloquente discorso. La sua voce profetica risuonerà per sempre nelle orecchie dei posteri: