Domanda: Puoi dirci come concentrarci e meditare?

Sri Chinmoy: Concentrazione, meditazione e contemplazione: questi sono i tre gradini della scala spirituale. Prima ci concentriamo, poi meditiamo, poi contempliamo. Immagina un fiore davanti a te, o se puoi immagina il fiore che sboccia nel tuo cuore. Ora ci concentreremo. All'inizio la nostra concentrazione sarà focalizzata sull'intero fiore. Ci sono un bel po' di petali e foglie, e gradualmente cercheremo di concentrare la nostra attenzione sull'esistenza più piccola possibile del fiore. E poi ancora, se vogliamo, la nostra concentrazione andrà dalla più piccola porzione all'intero fiore, o dall'anima del fiore al corpo del fiore. È così che perfezioniamo la nostra concentrazione.

Poi, quando ci concentriamo, possiamo passare dalla porzione più grande del fiore alla porzione più piccola, o dal corpo all'anima. Ancora una volta, possiamo passare dalla porzione più piccola alla più grande, dall'anima al corpo. Possiamo contrarre la nostra coscienza o espandere la nostra coscienza. In entrambi i casi è molto efficace.

Quando meditiamo, non permettiamo ai pensieri negativi di entrare nella mente. Se viene un buon pensiero, un pensiero di progresso, gli permetteremo di crescere. Ma se viene un pensiero non-divino, cercheremo immediatamente di distruggerlo. Un pensiero non-divino è come un ladro e non permetteremo al ladro di entrare nella nostra stanza. Ma se è un amico, lo accoglieremo. Gioia, amore, pace: questi sono i nostri amici, lasceremo che entrino in noi. Ma la paura, il dubbio, l'ansia, la preoccupazione, l'insicurezza e l'impurità sono i nostri nemici. Nella meditazione mediteremo sull'immensità: il vasto cielo azzurro o una vasta distesa d'acqua. Meditazione significa unità con la vastità.

Quando contempliamo, offriremo il nostro corpo, il nostro vitale, la nostra mente, il nostro cuore e la nostra anima, con il massimo amore e gioia, al nostro Amato Supremo, affinché Egli possa fare di noi il Suo perfetto strumento per la Sua Manifestazione. Lui solo è il nostro Amato Supremo. Lui solo è la nostra Realtà più alta. Contempleremo il più alto Assoluto, il nostro Amato Supremo. Nella contemplazione diventiamo tutt'uno con l'oggetto o il soggetto della contemplazione. In questo momento noi siamo l'Amante Divino e il Supremo è il Supremo Amato; il momento successivo noi siamo il Supremo Amato e il Supremo è l'Amante Divino. Questa è la contemplazione.