Concentrazione, meditazione e contemplazione

Concentrazione, meditazione e contemplazione1

Siamo tutti cercatori dell'infinita Verità, Luce e Beatitudine. Ogni individuo qui è un cercatore, ognuno con diverse capacità. Io sono un cercatore della Verità, Luce e Beatitudine assolute proprio come voi. Proprio perché siamo tutti cercatori, siamo tutti sulla stessa barca, una barca d'oro. Questa barca naviga verso la sua destinazione, la Sponda d'oro dell'Aldilà sempre trascendente.

Un cercatore è colui che sa qualcosa del mondo interiore. Un cercatore si differenzia da una persona ordinaria solo perché pensa al mondo interiore, perché si prende cura del mondo interiore proprio come si prende cura del mondo esteriore.

Un cercatore ha un amico che è il più intimo, nel mondo interiore: l'aspirazione, l'ascendente anelito interiore. Di nuovo, ha un nemico davvero deplorevole: il desiderio. Vuole essere totalmente liberato dal suo nemico, dal desiderio, e vuole stare sempre con la sua amica eterna, l'aspirazione.

Quando aspiriamo, ci rendiamo conto che ci sono tre cose molto significative che dobbiamo sapere per scoprire Dio, vedere Dio faccia a faccia e crescere nell'immagine stessa di Dio. Quali sono queste tre cose di fondamentale importanza? Concentrazione, meditazione e contemplazione. Ogni cercatore dovrebbe sapere qualcosa sulla concentrazione, la meditazione e la contemplazione. Dato che io sono un cercatore, per la Grazia infinita di Dio so qualcosa a riguardo della concentrazione, meditazione e contemplazione.

Questa sera desidero condividere con voi molto brevemente ciò che so sulla concentrazione, meditazione e contemplazione. Nel mondo interiore, quando voglio correre velocissimo, secondo le mie capacità ovviamente, mi concentro. Nel mondo interiore, quando desidero volare più in alto, medito. E nel mondo interiore, quando desidero immergermi in profondità, più in profondità, nella massima profondità, contemplo.

Corro e la concentrazione è mia amica. Volo e la meditazione è mia amica. Vado in profondità e la contemplazione è mia amica.

Quando mi concentro, invoco Dio il Potere. Quando medito, invoco Dio la Pace. Quando contemplo, invoco Dio la Delizia. Ogni individuo qui, in una certa misura incarna Dio il Potere, Dio la Pace e Dio la Delizia. Quando invochiamo Dio, sentiamo che Dio il Potere, Dio la Pace o Dio la Delizia scendono su di noi dall'alto, o che Dio il Potere, Dio la Pace o Dio la Delizia emergono da dentro di noi.

Qui sulla Terra, in e attraverso Swami Vivekananda, Dio il Potere si è manifestato in misura considerevole; nel 1893 qui in America, il "Parlamento delle Religioni" fu testimone di questo fatto supremo. Dio la Pace si manifestò considerevolmente in e attraverso il Signore Budda. Infine, quando pensiamo al Signore Krishna, quando meditiamo sul Signore Krishna, vediamo che Dio la Delizia si è manifestato in lui e attraverso di lui. Quando ci concentriamo, meditiamo e contempliamo, queste tre grandi figure spirituali appaiono alla nostra visione mentale.

Quando mi concentro, sento di aver bisogno di Dio. In realtà mi concentro proprio perché ho bisogno di Dio. Quando medito, sento che Dio ha bisogno di me. E quando contemplo, sento che sia Dio che io abbiamo bisogno l'Uno dell'altro. Ho bisogno di Lui per la Realizzazione, per scoprire ciò che sono eternamente: l'Assoluto più elevato; e Dio ha bisogno che io Lo manifesti in perfetta perfezione, in e attraverso di me. Il cercatore in me vede e sente tutto questo, quando si concentra, medita e contempla.

Quando mi concentro, vedo la meta proprio di fronte a me oppure in un luogo lontano, remoto. Quando medito, vedo Dio nel mio cuore o vedo la mia Meta nel mio cuore. E quando contemplo, vedo e sento di essere l'eterno viaggiatore che cammina lungo la strada dell'Eternità. Allo stesso tempo sono la via, la via eterna, e l'eterna Meta. Io sono il viaggiatore, io sono la via, io sono la Meta. Quando contemplo, mi rendo conto di questo, e di qualcosa di più: mi rendo conto che in questo momento io sono l'Amante Divino e Dio è il Supremo Amato, e il momento successivo Dio è l'Amante Divino ed io sono il Supremo Amato. L'amante divino e l'Amato Supremo si scambiano costantemente i ruoli. Questo è ciò che scopro quando contemplo.

La concentrazione richiede da me un cuore coraggioso. La meditazione richiede da me un cuore calmo, quieto e tranquillo. La contemplazione esige da me un cuore-unità, un cuore di unità inseparabile e universale. Se devo vincere sul campo di battaglia della vita, ciò di cui ho bisogno è un cuore coraggioso per concentrarmi, un cuore calmo e tranquillo per meditare, e un cuore di unità universale per contemplare.

La concentrazione mi dice che ogni secondo è inestimabile; non devo sprecare nemmeno una frazione di secondo. La meditazione mi dice di avvalermi di tutte le opportunità divine che bussano alla porta del mio cuore; non devo sprecare nessuna opportunità, perché ogni opportunità mi sta portando un passo avanti verso la mia Meta destinata. La contemplazione mi dice di scoprire il Tempo eterno, il Tempo libero del Cielo, dentro al tempo fugace legato alla Terra.

Nel mondo interiore, prima di concentrarmi uso la mia amica-aspirazione, il mio anelito interiore, per purificare i miei occhi. Devo purificare i miei occhi se voglio concentrarmi al meglio. Prima di meditare, uso la mia amica-aspirazione per purificare il mio cuore. E prima di contemplare, chiedo alla mia amica-aspirazione di purificare tutta la mia esistenza terrena, il mio corpo, vitale, mente e cuore, in modo che io possa fare la migliore contemplazione, secondo le mie capacità.

L'immaginazione aiuta considerevolmente il cercatore in noi. Prima di concentrarci, se riusciamo a immaginare, in silenzio, il Sole ardente, il Sole infuocato, ci aiuterà notevolmente nella nostra concentrazione. Come una calamita, il cercatore in noi attira il potere del Sole, il potere illimitato del Sole.

Poi, prima di meditare, se riusciamo a immaginare il vasto cielo, la vastità del cielo entrerà in noi e ci aiuterà considerevolmente. Ci aiuterà a stabilire tranquillità e pace nella mente, nel cuore, nella nostra struttura fisica terrena.

E prima di contemplare, dovremmo in silenzio immaginare la Luna, la bellezza della Luna, che è l'emblema, qui sulla Terra, dell'Assoluto Supremo. La bellezza della Luna rappresenta la Coscienza della Madre Divina. L'aspetto della Madre, dell'Amato Supremo, è incarnato dalla Luna. Quindi, se immaginiamo la Luna, la bellezza, la delizia, la dolcezza, la vicinanza, l'intimità dell'Assoluto Supremo li sentiamo operare in e attraverso di noi. Oppure, se riusciamo a immaginare il bambino più bello della Terra e se, con la forza della nostra immaginazione, riusciamo a sentire questo bambino bellissimo, nei recessi più intimi del nostro cuore, questo ci aiuterà notevolmente.

Quando raggiungo il massimo della concentrazione, vedo il mio terzo occhio. Questo terzo occhio, che sta tra le sopracciglia un po' più sopra, mi offre un passaggio per entrare nel passato, nel presente e nel futuro. Tutto ciò che dev'essere annullato nel passato, lo annullo. Tutto ciò che nel futuro remoto dev'essere accelerato, lo porto nell'immediatezza di oggi. E tutto ciò che deve portare frutto oggi, nel presente, lo rendo possibile immediatamente.

Quando raggiungo lo zenit della mia meditazione, l'apice della meditazione, vedo Sat-Chit-Ananda: Esistenza Coscienza Beatitudine, diventare miei amici. Questa triplice coscienza, che può essere considerata come una, mi dice che le appartengo; sono dentro di essa, sono con essa e sono per essa. L'Esistenza-Coscienza-Beatitudine mi rivendica come proprio, così come io la rivendico come mia.

Poi, quando faccio la mia migliore contemplazione e raggiungo la contemplazione più elevata, vedo l'Eternità, l'Infinità e l'Immortalità. Mi dicono che sono il loro inseparabile amico. Sono un essere umano, ma loro sanno che sono tutt'uno con il cuore dell'Infinito, con il respiro dell'Eternità e con la vita dell'Immortalità.

A livello pratico: quando mi concentro, mi concentro sulla cosa più piccola, sulla cosa più piccola possibile, perché è così che io e tutti possiamo sviluppare rapidamente il potere di concentrazione.

Quando medito, medito sulla cosa più grande possibile. Questo è il modo segreto in cui si può acquisire molto velocemente il potere della meditazione.

Poi, quando contemplo, gioco insieme il ruolo della concentrazione e della meditazione. Mi concentro sulla più piccola sostanza, diciamo, su una goccia, la più piccola goccia. Allo stesso tempo medito sul vasto oceano. Così mi concentro sull'anima e sul corpo della più piccola goccia, e medito sull'anima e sul corpo del vasto oceano. Quando contemplo, in quel momento viene prima la Realizzazione del Divino Amante e dell'Amato Supremo. Di nuovo, all'interno della contemplazione devono esserci anche concentrazione e meditazione. La concentrazione indica l'aumento dell'intensità in profondità e in lunghezza. La meditazione indica l'assimilazione della vastità che è già acquisita o raggiunta.

Cornell University, 26 Novembre 1975