Sii sincero8

"Maestro, Maestro, cosa c'è che non va in te? Perché sei così arrabbiato?"

"Mascalzone! Cos'hai fatto?"

"Cosa ho fatto, Maestro? Mi sono appena seduto sul tuo letto, solo per un fugace secondo, e per questo sei così sconvolto?"

"Mascalzone! Come ti sei permesso?"

Il Maestro rimuove il lenzuolo e inizia a farlo a pezzi.

"Maestro, Maestro, non strapparlo! Ora vado al negozio e ti compro un nuovo lenzuolo. Lascialo per favore!"

Il discepolo va al negozio e compra un lenzuolo nuovo. Poi lo offre al Maestro.

"Grazie, ma non farlo più."

"Maestro, ci hai detto molte volte che sei lo spazzino e che noi possiamo sempre gettare le nostre impurità dentro di te. Come mai questa volta, quando mi sono seduto sul tuo letto per un secondo, ti sei arrabbiato così? Significa che non prendi davvero le nostre impurità, lo dici solamente…"

"Sciocco! Dico sempre la verità. Ma, ascolta: ogni notte parlo con Dio nel mio letto. Ci sediamo insieme e parliamo, e anche gli dei cosmici siedono sul mio letto. Il mio letto è come un santuario sacro. L'hai contaminato con la tua impurità."

"O Maestro, non sapevo che Dio e gli dei cosmici sedessero sul tuo letto. Mi dispiace di averlo fatto. Ma sono anche orgoglioso di essermi seduto sul tuo letto dove ogni notte siedono Dio e gli dei cosmici! Maestro, puoi punirmi; non importa quale punizione tu voglia infliggermi, sarò felice di accettarla."

Il Maestro diventa furioso. "Non ti darò alcuna punizione, ma non devi più entrare nella mia camera da letto!"

"Maestro, Maestro, dimmi una cosa. Mi sono seduto sul tuo letto, vero. Allora perché vuoi gettare solo il lenzuolo? E le coperte, il cuscino, il materasso?

"Sì, hai ragione. Ma cosa posso fare? Non ho i soldi per sostituirli."

"Allora, Maestro, vado al negozio a prenderti nuove coperte, una nuova federa, un nuovo cuscino, e tutto nuovo."

Il Maestro dice al discepolo, che è un giovane di trentotto anni: "Solo tu puoi fare questo genere di sciocchezze!"

"Sì, Maestro, mi dispiace molto averti creato un tale problema."

Il discepolo esce e compra un cuscino nuovo, coperte nuove, un materasso nuovo, tutto nuovo per il Maestro, e glieli presenta.

"Grazie."

"Prego, Maestro. Ma Maestro, e il letto? Anche lì è entrata la mia impurità, non è vero?"

"Sì, è entrata, ma non ho i soldi per comprare un letto nuovo."

"Oh Maestro, non ti preoccupare. Te ne offrirò uno."

Il discepolo esce e compra un letto nuovo e lo dona al Maestro.

Il Maestro è estremamente felice. Dice: "Ti ringrazio profondamente."

"Maestro, c'è una cosa che non capisco."

"Non capirai mai niente."

"Maestro, è la mia mano che ha toccato il tuo lenzuolo nuovo, il tuo cuscino, la tua federa, le tue coperte, e il tuo materasso. Tutto ciò che appartiene a questo nuovo letto, la mia mano l'ha già toccato una volta. Quindi, Maestro, non sono impuri? Le cose che userai ora sono tutte impure, vero? Come le userai? È solo perché sono nuove?

"No, non è perché sono nuove. Tu sei l'impurità incarnata, specialmente tu. Ma io ho il potere di purificare tutto ciò che tocchi."

"Ma, Maestro, poche ore fa, quando mi sono seduto sul tuo letto, sei diventato furibondo! Avresti potuto purificarlo allora invece di prendere tutte queste cose nuove. Non mi dispiace spendere soldi per te. Al contrario, è un grande onore per me offirti cose materiali. Ma allora avresti potuto facilmente purificare il tuo letto e non avresti dovuto prendere tutte queste cose."

"Vedi, in questo mondo quando uso qualcosa regolarmente, essa incarna la mia coscienza, la mia luce, la mia purezza, il mio potere. Tutto ciò che è divino è incarnato da quella particolare cosa. Ora, ho usato questo vecchio letto negli ultimi quattro anni. Nel momento in cui ti sei seduto sul mio letto, la tua coscienza impura e non divina è entrata nella pura, divina coscienza del letto. Perché dovrei prendermi la briga di purificare il letto? Se tu avessi avuto un po' di rispetto e devozione per me, non ti saresti mai sognato di sederti sul mio letto."

"È vero, prendo le tue impurità, prendo impurità da ogni discepolo. Ma ciò non significa che il discepolo potrà profanare coscientemente e deliberatamente il luogo o la cosa che già incarna la mia solida purezza e divinità. Una cosa è che il Maestro prenda coscientemente e deliberatamente le impurità da un discepolo; un'altra cosa è che il discepolo distrugga deliberatamente, per pura malizia, la purezza dei beni del Maestro."

"Maestro, ti dirò il mio supremo segreto. Avevo un desiderio sincero. Volevo offrirti un nuovo letto, un nuovo lenzuolo, un nuovo cuscino e materasso, e nuove coperte, tutto nuovo, perché pensavo che se avessi accettato la mia offerta tutti ne sarebbero venuti a conoscenza e tutti mi avrebbero apprezzato e ammirato, e sarei stato esaltato nei cieli! Avrei potuto dire: 'Il mio Maestro sta usando il letto che gli ho offerto. È così gentile con me.' Ho pensato che questo sarebbe stato un modo semplice per ottenere apprezzamento e ammirazione dai miei fratelli e sorelle discepoli. Per me spendere pochi dollari non è niente: come sai, Maestro, mi hai benedetto con la ricchezza materiale. Quindi, Maestro, questo è il motivo per cui mi sono seduto sul tuo letto."

"Sciocco! Mi hai deliberatamente ingannato! Quando cerchi di ingannare qualcuno, a volte puoi avere successo e a volte fallire. Ci sei riuscito questa volta con me. Ma se tu fossi stato sincero fin dall'inizio, se mi avessi pregato di accettare da te un letto nuovo, credi che te lo avrei rifiutato? No. Quando sei sincero ottieni non solo quello che vuoi, ma anche qualcosa di più, qualcosa che va oltre la tua immaginazione."

"Maestro, cosa mi avresti dato se fossi stato sincero?"

"Figlio mio, se tu fossi stato sincero fin dall'inizio, avrei detto: 'Questa è una splendida idea. E ti darò il mio letto per uso tuo. Molti dei cosmici, così come Dio stesso, si sono seduti e hanno parlato con me su questo letto. Ora te lo offro con le nostre più profonde benedizioni.’ Quindi, se sei sincero, non solo ottieni quello che vuoi, ma è probabile che tu ottenga qualcosa di infinitamente di più, qualcosa che va ben oltre la tua immaginazione. Sii sincero."


MSR 8. 16 gennaio 1974

Sri Chinmoy, Il Maestro si arrende, Vishma Press, New York, 1974