II — Discorsi
Fiducia4
Cari amici, cari fratelli e sorelle, cari cercatori, desidero fare un breve discorso sulla fiducia. Eccoci a Cambridge. Cambridge risveglia immediatamente la fiducia in noi. Ciò che chiamiamo fiducia nel mondo esteriore non è altro che sicurezza nel mondo interiore. Pertanto, mi inchino alla fiducia e alla sicurezza di Cambridge.La fiducia risveglia il nostro fisico. La fiducia energizza il nostro vitale. La fiducia illumina la nostra mente. La fiducia purifica il nostro cuore. Un cuore puro, una mente illuminata, un vitale energico e dinamico e un corpo vigile possono manifestare e manifesteranno le realtà divine qui sulla terra.
La fiducia è una rivelazione divina della nostra sicurezza interiore. C'è una realtà invisibile dentro di noi, un Pilota divino, un Pilota Interiore che plasma e modella le nostre vite. Quando ascoltiamo il messaggio del Pilota Interiore, nella nostra vita esteriore proviamo fiducia. La fiducia è un dono esteriore dall'alto, mentre la sicurezza è un dono interiore dall'alto. La fiducia è consapevolezza di sé. Vogliamo essere consapevoli di noi stessi. Vogliamo sapere qual è la nostra fonte, da dove veniamo, cosa stiamo facendo qui sulla terra. Vogliamo conoscere i nostri rispettivi ruoli in questo Gioco cosmico, questo Lila. La nostra fiducia porta in primo piano la visione interiore, la realtà a cui miriamo, in cui vogliamo crescere.
La fiducia non è una dimostrazione della nostra vita egocentrica. La fiducia è una forza divina. L'ego ci lega, ci acceca. L'ego ci offre il messaggio della separatività e del godimento di sé. La fiducia, d'altra parte, vuole esprimere la sua unità universale. È per tutti; è per l'Infinito, il Vasto. La fiducia non può essere soddisfatta da sola. Vuole crescere nella Luce Universale e nell'Altezza Trascendentale.
Quando abbiamo fiducia in noi stessi, realizziamo la Verità e la Luce ultime, l'Assoluto Supremo. Quando Dio ha fiducia in noi, ci fa non solo Suoi strumenti perfetti, ma rappresentanti consapevoli della sua divinità, della Sua Realtà, della Sua Infinità, della Sua Eternità e della Sua Immortalità sulla terra. Con la nostra fiducia in Dio, saliamo e raggiungiamo la Sua Altezza Trascendentale. Con la fiducia di Dio in noi, Dio scende e fa di noi la Sua Infinità, la Sua Eternità e la Sua Immortalità. E questa non è la fine del Suo Gioco. Poi Egli vuole che manifestiamo ciò che siamo diventati.
La fiducia è introduzione. La fiducia introduce la nostra realtà terrena alla Realtà divina. E la Realtà divina ci introduce alla sua ricchezza - Pace, Luce e Beatitudine infinite - quando siamo fiduciosi.
La vita è significativa o priva di significato. Per coloro che non cercano, la vita non ha senso, un arido deserto. Per i cercatori, in ogni momento la vita è significativa e fruttuosa; la vita ha uno scopo, un significato, una realtà e un obiettivo ultimo. Cosa ci porta il messaggio della Meta finale, cosa ci porta la realtà del mondo interiore, il mondo superiore più illuminante e appagante? È la nostra fiducia. Con la nostra luce di fiducia, scaviamo nel profondo; e mentre scaviamo dentro di noi coltiviamo il raccolto eccezionale della realizzazione, della liberazione e della perfezione.
Una persona senza aspirazione parla a se stessa e parla al mondo. Ma non può parlare con l'Ultima Realtà. È solo un uomo di fiducia, fiducia interiore, fiducia divina, fiducia suprema che può parlare alla Realtà più Alta: la Visione Trascendentale e la Realtà Universale.
Una parte della divinità discende nel mondo e un'altra rimane al di sopra. Quello che rimane in alto è conosciuto come la Realtà-Padre e quello che scende è conosciuto come la Realtà-Figlio. Ancora una volta, arriva il momento in cui le due Realtà diventano inseparabilmente una e raccontano al mondo la loro unità. Gesù Cristo, il Salvatore, annunciò: "Io e mio Padre siamo uno." Ha portato giù nel mondo la sua luce di fiducia; ed è stata la sua luce di fiducia che ha pronunciato: "Io e mio Padre siamo uno." Quando la divinità entra nell'umanità e illumina l'umanità, in quel momento l'umanità rivendica la divinità come propria.
La fiducia è l'unità con l'Aldilà, l'unità della vita sulla terra con la vita del Cielo. Dove c'è Dio, la fiducia è destinata ad essere. Dio ci ha dato la chiave segreta per aprire la Porta del Suo Cuore e quella chiave segreta è la fiducia. Preghiamo, meditiamo, solo per coltivare una qualità divina e quella qualità divina è la fiducia. La fiducia ci mostra la strada da percorrere, il modo per immergersi nel profondo, il modo per volare in alto. La fiducia è il pioniere che costantemente ci guida, ci conduce, ci invita alla Fonte ultima.
Ogni individuo ha innumerevoli domande: "Chi sono io? Da dove vengo? Qual è il mio obiettivo finale?" A tutte le domande della nostra vita interiore ed esteriore si può rispondere con una cosa soltanto: la fiducia. Se abbiamo fiducia, allora possiamo esplorare il mondo interiore. Se abbiamo fiducia, allora possiamo esplorare il mondo esteriore.
Qui siamo tutti cercatori. Vogliamo conoscere la realtà che eternamente siamo e che offriremo al mondo in generale. E per questo ciò di cui abbiamo bisogno è la perfezione, l'autoperfezione. È solo nell'autoperfezionamento che possiamo compiacere il Pilota Interiore, il Pilota Supremo, il mondo che ci circonda, il mondo dentro di noi. Questa perfezione è la nostra costante fiducia in noi stessi e nel nostro Pilota Interiore.
Ancora una volta, questa fiducia ha una Fonte. La sua fonte è la Luce di Compassione e la Delizia della Compassione di Dio. Dio ci dona Luce in misura illimitata all'inizio del nostro viaggio. Ed è Lui, il Supremo, l'Eterno Pilota, che ci dona un'eterna, sconfinata Delizia. La luce ci dà energia. La Luce ci guida, ci guida verso la nostra destinazione finale, dove vediamo la trasformazione della Luce in Delizia. La Delizia ci soddisfa. La Delizia ci rende immortali.
Aspiriamo a diventare buoni, a diventare amorevoli, a diventare devoti, a diventare utili al mondo in generale. Ma questa aspirazione ha bisogno anche di qualcosa da noi. È la fiducia che l'aspirazione si aspetta da ogni cercatore. Se il cercatore manca di fiducia, allora la sua aspirazione non potrà mai essere regolare, non potrà mai essere spontanea, non potrà mai essere continua. Ma se dentro la sua aspirazione si profila la fiducia, allora cammina lungo una strada illuminata dal sole verso la sua meta prefissata.
Un bambino ha fiducia nei suoi genitori. Sente che i suoi genitori sanno tutto, hanno tutto e sono tutto per lui. Allo stesso modo, un cercatore ha tutta fiducia nel suo Pilota Interiore, il Supremo, che sta guidando il suo destino, la sua vita, la sua aspirazione, la sua realizzazione, la sua realtà verso la Meta finale.
Ogni giorno ci viene accordata dall'Autore di ogni bene, per Sua infinita Bontà, fiducia sia nella nostra vita interiore che nella nostra vita esteriore. Ma se usiamo la nostra mente fisica - la nostra mente terrestre, sofisticata, oscura, senza luce, priva di aspirazione ed intellettuale - per cercare, potremmo non sentire la Luce-Fiducia di Dio. Perché la mente legata alla terra sente di essere completa in se stessa; non ha bisogno di alcuna realtà diversa dalla propria esistenza.
Ma il cuore sente costantemente che può ospitare qualcosa di più, che può vedere qualcosa di più, che può crescere in qualcosa di più, che ha qualcosa in più da offrire al mondo in generale. Il cuore ha il desiderio di ricevere e di ottenere dal mondo interiore e dal mondo esteriore. Il cuore ha una costante sete interiore di essere universale, di essere trascendentale. Pertanto, il cuore guarda sempre dentro e intorno per cogliere e invocare le infinite Realtà che dimorano nell'intera Creazione di Dio. Il cuore arriva a rendersi conto che c'è solo un modo per raggiungere e crescere in queste infinite Realtà ed è il modo del dono di sé. E ciò che è il dono di sé oggi, domani quella stessa cosa è il divenire in Dio. Quindi, grazie alla forza del dono di sé, il nostro cuore aspirante diventa sia universale che trascendentale. E questo cuore che si dona ha una sua fonte e quella fonte è la fiducia. Anche la fiducia ha la sua fonte. La sua fonte è la Compassione di Dio, la Compassione infinita, incondizionata, immortale di Dio nell'uomo, per l'uomo.
MRP 106. Cambridge University, Cambridge, Inghilterra, 21 giugno 1976.↩