Parte III — Aneddoti (nota a fine libro)
Gandhi supera l'esame
Gandhi non avrebbe mai detto una bugia. Una volta l'ispettore visitò la sua classe di scuola e fece un breve dettato. La terza parola era "bollitore". Gli amici di Gandhi erano in grado di sillabare correttamente la parola, ma sfortunatamente Gandhi non sapeva farlo.L'ispettore iniziò a passare da tutti gli studenti per controllare i fogli. L'insegnante vide che l'ortografia di Gandhi era sbagliata, quindi con il piede toccò la gamba di Gandhi per attirare la sua attenzione. Con gli occhi stava dicendo a Gandhi di guardare il foglio di qualcun altro. Ma Gandhi non voleva copiare da nessuno.
Quando l'ispettore arrivò da Gandhi, disse: "Qui ho trovato un errore. Questo ragazzo non sa come si scrive 'bollitore'. Ha scritto 'ketle'."
L'ispettore non si arrabbiò, ma era triste che qualcuno non conoscesse la risposta. Alla fine l'ispettore se ne andò.
L'insegnante era molto arrabbiato con Gandhi. "Ti avevo detto di guardare il foglio del tuo amico, ma non mi hai ascoltato. Sei una disgrazia per la mia classe!"
Gandhi disse: "Forse sono una disgrazia, ma non posso dire una bugia e non posso dire nulla di falso."
Gandhi era dispiaciuto di aver commesso un errore e di non essere stato in grado di compiacere il suo insegnante, ma era felice di essersi almeno accontentato di essere onesto.
L'insegnante tacque.