4. Il ruolo del Guru

Un vero Maestro spirituale è qualcuno che ha raggiunto la Realizzazione di Dio. Ogni persona è tutt'uno con Dio, ma il vero Maestro spirituale ha stabilito la sua unità cosciente con Lui. In ogni momento può entrare in una coscienza più elevata e far discendere messaggi da Dio per quei discepoli che hanno fede in lui. Il Maestro, se è autentico, rappresenta Dio sulla Terra per quei cercatori che hanno vera aspirazione e fede in lui. È stato autorizzato o incaricato da Dio ad aiutarli.

Il vero Insegnante, il vero Guru, è Dio stesso; ma sulla Terra Lui spesso opera in e tramite un Maestro spirituale. Il Maestro dà energia al cercatore con l'ispirazione e nel corso del tempo, attraverso l'infinita Grazia del Supremo, offre al cercatore l'illuminazione.

Ci si sbaglia quando si considera il Maestro solo come una persona, come il corpo. Si deve sentire che il vero Maestro è dentro al fisico. Perché i miei discepoli sono giunti a me? È perché il loro vero Maestro, il Supremo, è dentro di me. Il Supremo è anche dentro di loro, ma in loro è ancora dormiente, mentre in me è completamente sveglio. Il Maestro e il discepolo sono come due amici che hanno la stessa capacità; uno però sta dormendo e ha bisogno di aiuto per svegliarsi, prima di poter manifestare la sua capacità. Il Guru è colui che si reca dal fratello, gli tocca i piedi e gli accarezza la testa, e gli dice: "Per favore, svegliati. È giunto il momento di lavorare per nostro Padre!"

Quando un Maestro accetta qualcuno come discepolo, accetta quella persona come parte di se stesso. Se il discepolo è imperfetto, anche il Maestro rimane imperfetto. Nella perfezione del discepolo si trova la perfezione del Maestro. Dico sempre che non ho individualità, né personalità; sono i conseguimenti dei miei discepoli che mi portano in Cielo o all'inferno. Io ho la capacità di rimanere sempre in Cielo, ma loro possono facilmente trascinarmi all'inferno in ogni istante, perché li ho accettati come parte di me.

Un vero Maestro spirituale cerca di far emergere la divinità interiore del discepolo dalla profondità interiore del suo cuore. Bussa alla porta del cuore del discepolo e risveglia il bambino divino che è in lui, che chiamiamo anima. Dice all'anima: "Bada agli altri membri della tua famiglia: il fisico, la mente e il vitale, e prenditi cura di loro! Essi sbagliano in continuazione. Dona loro una nuova vita, un nuovo significato, un nuovo scopo."

È il lavoro del Maestro spirituale far sentire ai suoi discepoli che senza amore, senza verità e senza luce, la vita è senza significato e inutile. La cosa più importante che un Maestro spirituale fa per i suoi figli spirituali è quella di renderli coscientemente consapevoli di qualcosa di vasto e infinito dentro di loro, che non è altro che Dio stesso.

La Verità trascendentale più elevata è dentro i nostri cuori, ma purtroppo non l'abbiamo ancora scoperta. È per questo che chiedo ai miei discepoli di andare in profondità e di meditare sul cuore, dove dimora l'anima. Alla fine essi imparano come contattare l'anima ed iniziano ad ascoltare i suoi dettami. In quel momento cominciano a compiere un vero progresso verso la scoperta del loro Sé più elevato e più profondo.

Se un cercatore è già sviluppato, se cioè ha praticato la vita spirituale in incarnazioni precedenti ed è in una posizione di ascoltare i dettami del suo essere interiore, non è assolutamente necessario per lui avere un Maestro spirituale. In questo caso deve solo andare in profondità e praticare la vita spirituale con la massima sincerità. Dato che non vuole l'aiuto di un Maestro, dovrà dipendere interamente da se stesso e dalla sconfinata Grazia di Dio. Dobbiamo però sapere che il sentiero spirituale è molto arduo; molto raramente dei cercatori hanno Realizzato Dio senza l'aiuto di un Maestro spirituale. La maggior parte degli stessi Maestri spirituali ha ricevuto l'aiuto da qualcuno per un giorno o un mese o un anno o dieci anni, prima di Realizzare Dio.

Come abbiamo bisogno di insegnanti per la nostra conoscenza esteriore, per illuminare il nostro essere esteriore, così abbiamo bisogno di un Maestro spirituale che ci aiuti e ci guidi nella nostra vita interiore, specialmente all'inizio; altrimenti il nostro progresso sarà molto lento e incerto, e potremmo diventare terribilmente confusi. Potremmo avere esperienze alte ed elevanti, ma non dar loro un valore adeguato. Il dubbio potrebbe offuscare la nostra mente e diremmo: "Sono solo una persona comune, come posso avere quest'esperienza elevata? Forse mi sto solo illudendo." Oppure potremmo dirlo ai nostri amici, ed essi risponderebbero: "È tutta una tua fantasia! Lascia perdere la vita spirituale!" Ma se c'è qualcuno che conosce la realtà, dirà: "Non essere sciocco, le esperienze che hai avuto sono assolutamente reali!" Il Maestro incoraggerà e ispirerà il cercatore e gli darà spiegazioni appropriate delle sue esperienze. Se il cercatore inoltre fa qualcosa di sbagliato nella sua meditazione, il Maestro sarà in grado di correggerlo.

Perché si va all'università quando si potrebbe studiare a casa? È perché si sente che si otterrà un'istruzione di alto livello da persone che conoscono bene la materia. Sappiamo che ci sono stati pochi, pochissimi uomini di conoscenza che non andarono in nessuna università. Sì, ci sono eccezioni, ogni regola ha delle eccezioni. Dio è in ognuno di noi, e se un cercatore sente di non aver bisogno di un aiuto umano, è benvenuto a provare la sua capacità da solo; ma se qualcuno è saggio e vuole correre verso la Meta invece di inciampare o camminare soltanto, certamente l'aiuto di un Guru diventa importante.

Poniamo che io sia a Londra. So che New York esiste e che ci devo tornare. Di cosa ho bisogno per arrivarci? Di un aereo e di un pilota. Nonostante io sappia che New York esiste, non posso andarci da solo. In modo simile, tu sai che Dio esiste, vuoi raggiungerlo, ma qualcuno ti ci deve portare. Come l'aereo mi porta a New York, così qualcuno ti deve portare alla Coscienza di Dio che è nel profondo di te. Qualcuno ti deve mostrare come entrare nella tua stessa divinità, che è Dio. Un Maestro spirituale viene da te con una nave e ti dice: "Vieni! Se vuoi andare alla Sponda d'Oro, ti ci porterò. Inoltre, una volta salito sulla mia nave, potrai cantare, potrai danzare, potrai perfino dormire: io ti porterò in modo sicuro alla Meta."

Per millenni abbiamo nuotato nel mare dell'ignoranza, e quando ci risvegliamo vogliamo nuotare attraverso quel mare fino all'oceano della Luce e della Delizia. Se sappiamo che c'è un barcaiolo, e che c'è un'imbarcazione che ci può portare al sicuro alla nostra Meta, cercheremo naturalmente di ottenere il suo aiuto. Un Maestro spirituale genuino conosce la strada e ci aiuterà a raggiungere la Meta. Come un barcaiolo, lui ci porterà all'altra sponda.

Se qualcuno ci aiuta nel mondo esteriore, per esempio un avvocato o un dottore, ci farà pagare qualcosa; ma quando il Guru ti porta alla tua meta, non prenderà niente per se stesso. Non devi dare neanche uno iota della tua ricchezza al Guru, perché lui ha la propria ricchezza infinita. Alla fine ti accorgerai che è tutta la stessa ricchezza. La Sua meta, la tua meta, la meta di ciascuno è la stessa: Pace, Luce e Beatitudine infinite. Il Maestro spirituale dice: "Tu sei affamato ed io ho una quantità infinita del cibo divino che tu vuoi, perciò non ho bisogno di prendere niente da te."

Nella vita umana, se vediamo che qualcuno si è fatto aiutare, potremmo dire: "Quella persona non è riuscita a far da sola!" Ma una persona veramente affamata di Dio dice: "Non importa chi offre il cibo, ho fame e voglio mangiare subito. Questo è il cibo a cui ho anelato per tutta la vita e lui me lo sta offrendo. Fino a quando mi nutrirà di vera Divinità, mangerò."

Se senti che accettando un Maestro spirituale stai scansando le tue responsabilità, commetti un errore, perché in quel momento ti separi dal tuo Maestro. I miei discepoli più devoti non sentono di essere degli estranei, sentono la loro unità con me. Sentono che io posseggo più capacità di loro, perciò identificano la loro piccola capacità con la mia più grande. Quando entrano nella mia capacità, sentono che quella è precisamente la loro capacità, perché in me vedono un amore e una premura totali.

È solo sentendo la tua unità con il tuo Maestro che puoi compiere un vero progresso. Se senti di essere uno straniero o un estraneo nel cuore del tuo Maestro, od anche se pensi di essere semplicemente un ospite, non avrai mai successo nella tua vita spirituale. Per quanto tempo puoi restare come ospite nella casa del tuo amico? Alcuni giorni o un mese, e poi dovrai andartene. Anche se senti di venire come un amico, alla fine dovrai andartene; ma se senti che la sua casa è la tua casa, allora sarai al sicuro, al sicuro per l'eternità. Quando il discepolo e il Maestro si trovano al sicuro l'uno nel cuore dell'altro, l'ora dell'iniziazione si avvicina velocemente. Quando il Maestro inizia qualcuno, dà a quella persona una porzione del suo respiro di vita. Nel momento dell'iniziazione, il Guru fa una promessa solenne a quel cercatore e al Supremo: che farà del suo meglio per aiutare il cercatore nella sua vita spirituale, che offrirà il suo cuore e la sua anima per portare il discepolo nella più elevata regione dell'Aldilà. Il Maestro dice al Supremo: "Finché non porterò a Te questo figlio, non lo lascerò; la mia parte non sarà terminata." E al discepolo dice: "D'ora in avanti puoi contare su di me; puoi pensare a me come tuo."

Nel momento dell'iniziazione, il Maestro in verità si fa carico delle innumerevoli imperfezioni del discepolo, sia dalla presente incarnazione che da quelle passate. Naturalmente ci sono veri, sinceri Maestri spirituali così come ci sono falsi Maestri. Qui parlo dei veri Maestri. Alcuni Maestri molto sinceri iniziano solo un discepolo al mese. Dopo aver iniziato il discepolo, si ammalano e soffrono terribilmente, perché si sono effettivamente fatti carico delle imperfezioni del discepolo. D'altra parte ci sono dei Maestri spirituali che sono capaci di iniziare molti discepoli senza soffrire, perché hanno la capacità di gettare le imperfezioni di cui si sono fatti carico nella Coscienza Universale. Ma ci sono anche dei falsi Maestri che iniziano cinquanta, sessanta o cento discepoli alla volta, o che iniziano tramite un'altra persona. Questo tipo di iniziazione di massa è un assurdo inganno.

Il Guru può iniziare il discepolo in vari modi. Può fare l'iniziazione nel tradizionale modo indiano, mentre il discepolo medita. Può anche iniziare mentre il discepolo dorme o quando è nella sua coscienza normale, ma calma e quieta. Il Guru può iniziare il discepolo anche tramite i soli occhi. Guarda il discepolo, e immediatamente la persona sarà iniziata, ma nessuno lo saprà. Un Maestro può compiere anche un'iniziazione fisica, premendo la testa o il cuore o una parte del corpo del discepolo. In quel momento cerca di far sentire alla coscienza fisica che l'iniziazione è avvenuta; ma insieme all'iniziazione fisica, il Guru inizierà il discepolo in un modo psichico. In quel momento il Guru vede e sente l'anima del discepolo, ed agisce su di essa. L'iniziazione può anche essere fatta con un processo occulto o in un sogno. Se non c'è un Maestro spirituale disponibile in quel momento, Dio stesso può assumere una forma umana molto luminosa nei tuoi sogni o durante la tua meditazione e può iniziarti Egli stesso, ma questo è un caso molto raro. La maggior parte delle volte l'iniziazione viene compiuta da un Maestro.

I miei discepoli non hanno bisogno di chiedermi di iniziarli esteriormente, perché io so cosa è meglio per loro, vale a dire, io so se l'iniziazione esteriore accelererà il loro progresso interiore. Molto spesso inizio i miei discepoli tramite il mio terzo occhio, che sento essere il modo più convincente ed efficace. Molti hanno osservato i miei occhi quando sono nella mia coscienza più elevata. In quel momento i miei occhi ordinari, i miei occhi umani, diventano totalmente uno con il mio terzo occhio. Questi due occhi ordinari ricevono allora Luce infinita dal terzo occhio, e questa Luce, dai miei occhi che irraggiano divinamente, entra negli occhi dell'aspirante. Immediatamente la Luce entra nell'intero corpo dell'aspirante e là si diffonde dalla testa ai piedi. Allora io vedo la Luce, la mia Luce, la Luce del Supremo, che brilla nell'ignoranza del discepolo, e vedo che l'ignoranza offre la sua gratitudine. Dice: "Ora che sono diventata tua, ora che mi hai fatto tua, sarò tua per sempre." In quel momento divento responsabile dell'illuminazione dell'ignoranza del discepolo, e il discepolo diventa responsabile nell'aiutarmi a manifestare il Supremo sulla Terra.

Solo perché ho iniziato un cercatore, non significa che questi possa iniziare qualcun altro. Non è come se ti avessi detto una Verità ed ora tu puoi dirla ad altri. Molto spesso ho sentito di un Maestro che ha iniziato qualcuno, e poi il discepolo va ad iniziare qualcun altro, e quest'ultimo inizia un'altra persona ancora, come i discendenti di una famiglia, ma questo tipo di iniziazione non ha valore. La vera iniziazione dev'essere sempre fatta da un Maestro che ha Realizzato Dio, non può essere fatta tramite un'altra persona. Se un Maestro ha il potere spirituale di iniziare un discepolo direttamente sul piano occulto, va bene, ma se dice di poter iniziare qualcuno tramite un discepolo che è ancora un principiante, questo tipo di iniziazione è assurda. Quando si vedono persone negli Stati Uniti che dicono di aver avuto la richiesta dal proprio Maestro spirituale in India di iniziare altre persone, si può essere certi che non ha luogo nessuna iniziazione: è semplicemente un inganno. L'iniziazione dev'essere fatta direttamente dal Maestro, che sia sul piano fisico o sui piani interiori.

Quando il Guru inizia un discepolo, lo accetta senza riserve e incondizionatamente. Anche se il discepolo se ne va dopo l'iniziazione, trovando difetti nel Guru, il Guru agirà per sempre in e attraverso quel discepolo. Il discepolo può anche andare da qualche altro Guru, ma il Guru che lo ha iniziato aiuterà sempre quel cercatore nel mondo interiore. E se il nuovo Guru è abbastanza nobile, permetterà al primo Guru di agire in e attraverso il discepolo. Sebbene la connessione fisica con il primo Guru sia interrotta e il Guru non veda fisicamente il discepolo, spiritualmente dovrà aiutarlo, perché ha fatto una promessa al Supremo.

Persino se il discepolo non va da un altro Guru, ma semplicemente cade dal sentiero della Verità, anche allora il suo primo Guru deve mantenere la sua promessa. Il discepolo può cadere dal sentiero spirituale per una incarnazione, due incarnazioni o anche molte incarnazioni, ma il suo Guru, che sia nel corpo oppure nei mondi superiori, baderà costantemente al discepolo e aspetterà l'opportunità per aiutarlo attivamente quando questi tornerà nuovamente sulla via spirituale. Il Guru è realmente disinteressato. Ma solo per la promessa fatta al discepolo e al Supremo nel discepolo, aspetta indefinitamente un'opportunità per portare il discepolo alla Meta.

Alcuni dei miei discepoli che una volta seguivano la mia via con la massima sincerità, mi hanno pure lasciato con la massima sincerità; ma se sono miei discepoli nel mondo interiore, se io li avevo già accettati ed essi erano miei veri discepoli, desidero dire che non li ho dimenticati. Potranno essere necessarie una, due, cinque, o sei incarnazioni perché tornino alla vita di aspirazione, ma non importa quanto ci metteranno, io li aiuterò nella loro marcia verso la Realizzazione di Dio.

Proprio per la promessa che ho fatto all'anima del discepolo e a Dio, sono più responsabile io per il discepolo che il discepolo stesso; ma d'altra parte, chi mi permette di prendere questa responsabilità? Il discepolo! Io sono alla mercé dei miei discepoli. Adesso Dio è una vaga idea per loro, perciò oggi possono accettarmi e domani potrebbero lasciarmi. Sul piano esteriore il discepolo può lasciarmi, ma finché il Supremo vuole che mi concentri su quella persona e che mandi la Sua Luce a quella persona, io devo farlo. Dopo avermi lasciato, il discepolo può non seguire altre vie o può seguire un altro sentiero, ma una volta che io accetto qualcuno, a meno che e finché il Supremo mi dica che quella persona è in altre mani, io sono responsabile per lui.

Dico ai miei studenti: "Sono pronto a prendere tutti i vostri problemi, premesso che siate pronti a sentire di essere per me e solo per me. Se la vostra fedeltà è dispersa qua e là, in questo o in quell'altro gruppo, e se venite al nostro Centro una volta ogni tanto, anche se dite che sono il vostro Maestro, mi rendete impotente a fare qualcosa per voi. Solo se mi date veramente la vostra completa esistenza, interiore ed esteriore, solo allora potrò fare qualcosa per voi. È in forza della mia assoluta unità con voi e della vostra totale accettazione di me, che posso prendere su di me i vostri problemi."

Quando un Maestro di ordine molto elevato ti dice che hai una relazione eterna con lui, sta parlando in base alla sua assoluta unità con il Supremo e con la tua anima. Sa che sarai sempre sotto la sua guida interiore. E quando Realizzerai l'Altissimo, vedrai che la suprema Coscienza che hai Realizzato è la stessa Coscienza che il Maestro ha rappresentato sulla Terra. Un vero Maestro spirituale incarna la Coscienza infinita del Supremo e rappresenta quella Coscienza sulla Terra.

Quando il Maestro parla di una relazione eterna, parla anche di reciproca accettazione. Il Maestro non dice: "Che tu sia consapevole di essa oppure no, manterrò la mia connessione eterna con te e noi saremo eternamente uno." No, se il Maestro ha veramente la capacità di stabilire questa relazione eterna con il discepolo, ha anche la capacità di far percepire al discepolo di averlo fatto. Il Maestro offre questo messaggio all'anima del cercatore, e il cercatore sente che la sua connessione interiore con il suo Maestro durerà per sempre. Allora con la sua più grande dolcezza, premura, compassione, gratitudine, ed orgoglio, il Maestro accetta il discepolo con tutto il cuore e per sempre. E anche il discepolo avrà gli stessi sentimenti per il Maestro: sentirà che il Maestro non è un'entità separata, ma che gli appartiene veramente. Sentirà che questa parte elevatissima, che chiama Maestro, è la sua stessa parte più illuminata. Quando possiede questo tipo di sentimento, questo tipo di Realizzazione, l'eterna relazione tra Maestro e discepolo può vedere la luce.

La relazione eterna tra il Maestro e il discepolo è significativa solo nel caso di un Maestro Realizzato. Se il Maestro non è pienamente Realizzato, sta solamente imbrogliando il discepolo. Ci sono molti Maestri che non hanno Realizzato Dio, ma che dicono semplicemente: "Abbiamo una connessione eterna. Mi prenderò cura di te anche quando lascerò il corpo!" Quando questo genere di Maestro lascia il corpo, il discepolo può anelare al suo Maestro costantemente, ma non otterrà alcun risultato. Anche quando è sul piano fisico, questo tipo di Maestro non è di alcuna utilità: farà solo false promesse.

Lo scopo principale dell'iniziazione è quello di far emergere l'anima. Se non c'è iniziazione, la purificazione del corpo, del vitale, della mente e del cuore, non potrà mai essere completa. Se non c'è iniziazione, la Meta più elevata non potrà mai essere raggiunta. Quelli che sono miei intimi discepoli hanno sentito la reale fioritura della loro iniziazione nel momento in cui hanno dedicato con tutto il cuore al Supremo in me la loro intera vita: corpo, vitale, mente, cuore e anima. Questa fioritura dell'iniziazione è realmente qualcosa di più dell'iniziazione. È la rivelazione della divinità interiore dei discepoli. In quel momento sentono che loro ed il loro Guru sono divenuti totalmente uno. Sentono che il loro Guru non può esistere senza di loro, e che loro non possono esistere senza il loro Guru. Il Guru e il discepolo si appagano reciprocamente, e sentono che questo appagamento proviene direttamente dal Supremo. E il più grande segreto che il discepolo apprende dal Guru è questo: solo appagando prima il Supremo, potrà appagare il resto del mondo.

Come può il Guru appagare il Supremo? Il Guru gioca la sua parte facendosi carico dell'ignoranza, dell'imperfezione, dell'oscurità, dell'impurità e della mancanza di buona volontà del discepolo, e portando queste con fede e devotamente al Supremo. Il discepolo appaga il Supremo rimanendo costantemente sul vascello del Guru e nei più profondi recessi del cuore del Guru, e sentendo di esistere solamente per l'appagamento del suo Maestro. Appagarlo e manifestarlo: questo è il solo senso, il solo scopo, il solo significato della vita del discepolo.