Una bicicletta tutta mia

Quando avevo cinque o sei anni, morivo dalla voglia di avere una mia bicicletta. Volevo avere una bicicletta a due ruote. Era al di sotto della mia dignità averne una con tre ruote! I miei genitori permettevano a Mantu di prendere una bicicletta a due ruote, quindi pensavo che se Mantu poteva averne una, cosa c'era che non andava in me? Non era forse un insulto per me averne una con tre ruote? Ma i miei genitori erano molto severi. Dovevo avere una piccola bicicletta a tre ruote.

Poi un giorno vidi una bicicletta a due ruote in un negozio vicino alla nostra banca. Ero così felice. Entrai per chiedere il prezzo. Non avevo soldi, ma ero così ansioso di comprare quella bicicletta. Il proprietario del negozio di biciclette disse: "Sì, quella bicicletta è in vendita. Per quindici o venti rupie la puoi avere." Ero così elettrizzato. Tornai di corsa in banca e lo dissi a mio fratello Chitta. Chitta disse: "No, no, no, non venderanno quella bicicletta."

Io dissi: "Sicuramente è in vendita. Me l'hanno detto." Iniziai a piangere per quella bicicletta. Allora Chitta disse: "Quando avrò finito il mio lavoro, possiamo andare a fare delle indagini."

Ma mio fratello era molto intelligente. Nel frattempo mandò di nascosto un impiegato della banca a dare due rupie o qualcosa del genere al negoziante per dirci che la bicicletta non era in vendita. Quando Chitta ebbe finito il lavoro della giornata, lo trascinai al negozio di biciclette. Erano passate solo poche ore da quando ero stato là, ma il proprietario del negozio disse: "Mi dispiace, ma quella bicicletta non è in vendita." Mio fratello finse di essere innocente.

Cosa si può fare? Un mendicante non può scegliere. Mio fratello non voleva che avessi una bicicletta a due ruote perché sentiva che ero troppo giovane per portarla da solo. Aveva paura che avessi un incidente. Quindi dovevo accontentarmi di sedermi sul sedile posteriore della bicicletta del fattorino.

Quindi è così che mio fratello mi ingannò. Non ho scoperto che mi aveva ingannato se non molto tempo dopo, allo Sri Aurobindo Ashram. Là mi disse la verità. Allo Sri Aurobindo Ashram ero così infelice perché mio fratello Mantu aveva imparato ad andare in bicicletta a Chittagong, così gli fu data una bicicletta all'Ashram. Ma, povero me, io non imparai e sono anche molto più basso di Mantu, quindi quando arrivai all'Ashram, non mi diedero una bicicletta. È così che mio fratello Chitta mi impedì due volte di avere una bicicletta vera e propria.