Mio fratello diventa l'assistente più stretto di mio padre

Quando mio padre si ritirò dal suo lavoro di ispettore capo della linea ferroviaria Assam-Bengala, aprì una banca in città. Il nome della banca era Griha-Lakshmi, che significa "Casa di Lakshmi". Dato che mio fratello maggiore, Hriday, era allo Sri Aurobindo Ashram, Chitta andò a lavorare con mio padre.

In banca c'erano quattro o cinque stanze dove mio padre e Chitta alloggiavano durante la settimana. Il venerdì sera mio padre tornava a casa nel nostro villaggio, poi il lunedì mattina tornava al lavoro. Di tanto in tanto anche Chitta tornava a casa. Viaggiavano avanti e indietro in traghetto.

Mio fratello Mantu ed io avevamo un insegnante privato oltre alle nostre lezioni scolastiche. L'insegnante ci dava lezioni vicino a un piccolo tempio che la nostra famiglia aveva per la dea Lakshmi. A volte, il lunedì mattina, con la coda dell'occhio, vedevo mio padre andare al tempio per le benedizioni e poi iniziare a camminare verso il piccolo molo per prendere il traghetto. Diverse volte cercavo di seguirlo in segreto. Lo guardavo per due isolati e poi gli correvo dietro. Volevo farlo di nascosto, ma mio fratello Mantu e il mio insegnante mi urlavano contro, quindi venivo sempre beccato.

Quando mio padre mi vedeva, iniziavo a piangere perché non volevo studiare. Diceva: "Come posso portarti sempre con me? Devi andare a scuola!" Mio fratello Mantu andava a raccontare a mia madre cosa era successo. Sentiva che dovevo anche studiare, ma sapeva che ero un caso senza speranza. Quindi mandava una domestica con vestiti extra da farmi indossare in città durante la settimana, dato che altrimenti avrei indossato solo un paio di pantaloncini e una maglietta.

Così, molte volte andavo in città invece di andare a scuola. Per sette o otto anni, di tanto in tanto, non andavo a scuola. Imparavo da Mantu e dal mio insegnante. Poi, quando arrivavano gli esami, o ero il primo o andavo comunque molto bene. Naturalmente, anche il mio insegnante era molto, molto indulgente con me perché mio padre era un pezzo grosso nel villaggio!

Quando ero in città, girovagavo tutto il giorno. Passavo del tempo con mio fratello Chitta in banca o andavo a cavallo con il messaggero quando lui usciva per le commissioni. Mi piaceva anche andare al fiume Karnaphuli per vedere le barche e le navi. Ero anche affascinato dai ladri, quindi andavo in tribunale per osservarli.

O stavo in banca con mio padre e Chitta o con mio zio materno. Quando stavo in banca, Chitta cucinava per noi. Quando stavo con mio zio materno, sua moglie preparava pasti deliziosi.

Spesso trascorrevo l'intera settimana in città. Ma se avessi insistito per restare in città per più di una settimana, o mia madre sarebbe venuta in città di persona, oppure avrebbe mandato qualcuno a riportarmi indietro. Non le piaceva quando stavo lontano troppo a lungo.

Piangevo sempre quando dovevo tornare a casa. Come mai? Volevo molto bene a mia madre, ma a casa dovevo studiare. Studiare era troppo, troppo!