Domanda: Potresti per favore dirci il significato spirituale del tuo canto?

Sri Chinmoy: Ho cantato alcuni versi sanscriti che ho messo in musica. Questi versi sono stati composti dai veggenti vedici e delle Upanishad. I veggenti vedici avevano aperto il loro terzo occhio, l'occhio che vede il Reale. Con i nostri occhi fisici terreni non vediamo il Reale. Il Reale ultimo può essere visto solo con il terzo occhio, l'occhio della Visione.

Se si accetta consapevolmente la vita spirituale, la vita interiore, naturalmente si aspira e si medita; si cercherà sempre di elevare la propria coscienza al massimo. Quando cantiamo, il nostro essere psichico che è il rappresentante dell'anima, viene nutrito. Una madre nutre suo figlio ogni volta che ha fame. Allo stesso modo, dobbiamo nutrire l'anima, il bambino divino dentro di noi, cantando o meditando. Quando l'anima è nutrita, il nostro intero essere è liberato dalle catene dell'ignoranza e l'uccello-anima ha l'opportunità di volare nel cielo dell'Infinito e dell'Eternità.

Sri Chinmoy, Dio il Musicista Supremo, Sri Chinmoy Lighthouse, New York, 1974