Il Maestro ad interim5

Un giorno un grandissimo Maestro spirituale fu avvicinato dal fratello di uno dei suoi discepoli più intimi. "Sai, Maestro, che ho un mio Maestro spirituale, anche se ho sempre avuto per te la più grande ammirazione. Ho accettato il mio Maestro molto prima che tu venissi in questa città e gli sono sempre rimasto fedele. Ma ora il mio Maestro ha detto che non può più insegnarmi e vuole che vada da qualcun altro. Per tutti questi anni ho pensato che fosse il Maestro che ero destinato ad avere. Ora sono entrato in un mare di confusione, quindi sono venuto a te per un consiglio."

Il Maestro disse: "Hai ragione a dire che uno è predestinato a incontrare il proprio Maestro. Se hai un pianto interiore, allora sei obbligato a trovare il tuo Maestro. Quando trovi la persona, sei fortunato. Ma a causa delle circostanze, potresti non trovare subito il tuo Maestro."

"Allora tutti gli anni che ho passato con l'altro mio Maestro sono sprecati?" chiese il giovane.

"No!" disse il Maestro. "Nulla è perduto. Ma devi vedere la situazione con vero distacco. Quando vieni da qualcuno che ritieni non sia il tuo vero Maestro, devi sentire: 'Per il momento, per alcuni mesi o un anno, lascia che impari quello che sa questo particolare Maestro." In questo modo non sarai triste e scoraggiato e anche se la persona non è il tuo vero Maestro, imparerai qualcosa da lui."

"Allora quale dovrebbe essere il mio atteggiamento ora verso il mio ex Maestro?"

"Se ti rendi conto che questo Maestro ora ti sta portando da qualcun altro, allora vai da un nuovo Maestro; ma non criticare il vecchio Maestro. La tua sincerità è la tua salvaguardia. Alla fine ti porterà alla tua meta prefissata."

"Ma, Maestro, dal momento che mi sono sbagliato la prima volta, come farò a sapere chi è veramente il mio Guru?"

Il Maestro disse: "Per favore entra nel profondo quando vai da un Maestro spirituale. Potresti avere un'esperienza interiore e sentire nel mondo interiore che è tuo. Poi vedi se puoi avere una fede implicita in questo particolare Maestro. Puoi cercare per molto tempo e potresti vedere molti Maestri, ma ne preferirai uno agli altri. Il Maestro che preferisci, quello con cui avrai una connessione interiore, una profonda affinità, sarà il tuo Maestro."

"Cosa accadrà esattamente quando lo vedrò, Maestro?" chiese il cercatore.

"Prima di tutto proverai una specie di brivido interiore e non sarai in grado di spiegarlo. La tua mente non sarà in grado di dare una spiegazione adeguata, perché l'esperienza è spirituale e si svolge ben oltre la mente . Tu devi essere il giudice. Se vai da una persona spirituale e ti dà una grende gioia, una gioia illimitata, allora saprai che è il tuo Maestro."

Il cercatore disse: "Sono grato che tu mi stia rendendo tutto così chiaro. Ora, per favore, dimmi, Maestro, per un po' dovrei seguire sia il mio vecchio Maestro che quello nuovo che accetto?"

"Figlio mio," disse il Maestro, "questo è come mettere un piede in una barca e l'altro piede in un'altra barca. Nella vita spirituale due barche non possono essere le stesse e i due barcaioli non hanno bisogno di seguire lo stesso percorso. Non è come andare a scuola dove impari diverse materie e hai molti insegnanti. Nella vita spirituale c'è solo una materia e questa si chiama realizzazione di Dio. Quindi hai un solo insegnante. Il tuo Maestro può portarti facilmente alla meta prefissata purché abbiate fede in lui."

"Quindi il modo in cui il mio Maestro mi ha insegnato non era sbagliato, ma solo diverso, giusto?"

"Ogni Maestro ha ragione a modo suo. La destinazione è sempre la stessa e tutte le strade portano a là, ma tu preferirai una strada particolare. Se prendi il Maestro sbagliato, ti muovi con la velocità di un carro indiano trainato da buoi. Sei destinato a fare progresso, ma la tua velocità sarà lenta. Ma se vai dal Maestro giusto, allora ti trasporterà come un aereo a reazione. Se sei fortunato, troverai il Maestro giusto e poi naturalmente volerai con la velocità di un aeroplano."

"Maestro, durante tutta la nostra conversazione, ho bevuto la tua Pace, Luce e Beatitudine. Per tutto questo tempo ho sperimentato un tale brivido e gioia interiore. Maestro, posso dirti un segreto?"

"Certamente, figlio mio."

"Sono venuto da te perché il mio cuore sapeva che eri il mio vero Maestro, ma la mia mente era ancora confusa. Hai illuminato la mia mente e hai nutrito il mio cuore e la mia anima. Maestro, mi accetterai come tuo discepolo?"

Il Maestro benedisse il giovane. "Ti accetto, ti accetto, figlio mio. Sarai il mio vero discepolo, il mio più caro figlio spirituale. Ora hai trovato la tua vera casa spirituale e ti porterò sicuramente alla meta che ti sei prefissato."


GRP 5. 3 novembre 1973.