Domanda: Come si può lavorare per Dio?

Sri Chinmoy: Ogni volta che lavoriamo, possiamo e dobbiamo sentire che stiamo lavorando per Dio. In questo momento, quando stai lavorando, potresti non pensare a Dio, o potresti non sentire la realtà di Dio. Vedi il lavoro fisico solamente come lavoro. Ma se riesci a vedere il lavoro come un'opportunità per esprimere la tua capacità, o per rivelare la tua bontà, la tua divinità, allora sicuramente stai lavorando per Dio in quel momento. Lavorando, o servendo, devi sentire che ti stai muovendo verso la tua meta.

Se sei un lavoratore e lavori con le tue mani, la tua mente può essere dentro Dio, il tuo cuore può essere dentro Dio, e puoi consapevolmente collocare la tua stessa azione dentro Dio. Altrimenti, la tua azione sarà in qualcun altro - nell'apprezzamento, nell'ammirazione o nel giudizio di qualcuno - e ti preoccuperai di ciò che pensa del tuo lavoro. Ma se stai lavorando per compiacere una persona, il Pilota Interiore che è in te, il Pilota Interiore si aspetterà naturalmente che tu lavori perfettamente. Non ti dirà di imbrogliare o ingannare la persona che ti ha chiesto di lavorare, perché il vero datore di lavoro di tutti è il Supremo.

In questo momento, quando finiamo un lavoro difficile, siamo molto soddisfatti di noi stessi. Diciamo: "Ah, ce l'ho fatta. È stato un lavoro così duro, ma ce l'ho fatta." Ma arriva un momento nella vita spirituale in cui sentiamo che tutto il lavoro che realizziamo viene effettivamente svolto attraverso di noi dal Pilota Interiore. Ci rendiamo conto che non possiamo fare nulla da soli; siamo semplici strumenti. È Dio che fa tutto in noi e attraverso di noi.

Finché non avremo quel tipo di sentimento, cerchiamo di offrire a Dio i frutti, i risultati delle nostre azioni. Se il successo viene dal nostro lavoro, offriamolo ai Piedi di Dio. E se arriva il fallimento, offriamo anche questo ai Piedi di Dio. Sia il successo che il fallimento sono esperienze che Dio sta vivendo dentro e attraverso di noi. Se non abbiamo questo atteggiamento, allora cercheremo di avere solamente successo con le buone o con le cattive. E questo successo può portarci a una sorta di confusione. Il successo di oggi può trasformarsi nella frustrazione di domani. Ma se offriamo i risultati di ogni nostra azione ai Piedi di Dio invece di cercare di rivendicarli come nostri, allora siamo liberi.