Se sei un lavoratore e lavori con le tue mani, la tua mente può essere dentro Dio, il tuo cuore può essere dentro Dio, e puoi consapevolmente collocare la tua stessa azione dentro Dio. Altrimenti, la tua azione sarà in qualcun altro - nell'apprezzamento, nell'ammirazione o nel giudizio di qualcuno - e ti preoccuperai di ciò che pensa del tuo lavoro. Ma se stai lavorando per compiacere una persona, il Pilota Interiore che è in te, il Pilota Interiore si aspetterà naturalmente che tu lavori perfettamente. Non ti dirà di imbrogliare o ingannare la persona che ti ha chiesto di lavorare, perché il vero datore di lavoro di tutti è il Supremo.
In questo momento, quando finiamo un lavoro difficile, siamo molto soddisfatti di noi stessi. Diciamo: "Ah, ce l'ho fatta. È stato un lavoro così duro, ma ce l'ho fatta." Ma arriva un momento nella vita spirituale in cui sentiamo che tutto il lavoro che realizziamo viene effettivamente svolto attraverso di noi dal Pilota Interiore. Ci rendiamo conto che non possiamo fare nulla da soli; siamo semplici strumenti. È Dio che fa tutto in noi e attraverso di noi.
Finché non avremo quel tipo di sentimento, cerchiamo di offrire a Dio i frutti, i risultati delle nostre azioni. Se il successo viene dal nostro lavoro, offriamolo ai Piedi di Dio. E se arriva il fallimento, offriamo anche questo ai Piedi di Dio. Sia il successo che il fallimento sono esperienze che Dio sta vivendo dentro e attraverso di noi. Se non abbiamo questo atteggiamento, allora cercheremo di avere solamente successo con le buone o con le cattive. E questo successo può portarci a una sorta di confusione. Il successo di oggi può trasformarsi nella frustrazione di domani. Ma se offriamo i risultati di ogni nostra azione ai Piedi di Dio invece di cercare di rivendicarli come nostri, allora siamo liberi.From:Sri Chinmoy,Cinquanta Battelli-Libertà verso una Sponda d'Oro, parte 4, Agni Press, 1974
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