Parte II: La mia vita a Pondicherry

Finalmente in bicicletta!

Quando arrivammo all'Ashram nel 1944, a Mantu fu data una bicicletta perché aveva imparato ad andare in bicicletta a Chittagong. Ma, povero me, non avevo imparato ed inoltre ero ancora molto più basso di Mantu e quindi non mi diedero una bicicletta. Ero così infelice.

È così che mio fratello Chitta mi impedì per due volte di avere una bicicletta. Due settimane dopo, mi fu permesso di imparare ad andare in bici. In due ore imparai. Certo, caddì parecchie volte mentre imparavo!

Poi, in seguito, prendevo in prestito una delle biciclette dell'Ashram ogni volta che ne avevo bisogno. All'ora dello sport, ne prendevo una per tre o quattro ore per andare al parco giochi. A loro non importava se la tenevo anche per quattro ore.

Un mio carissimo amico aveva una bici un po' vecchia. Un giorno mi disse che voleva darmela. Così scrissi alla Madre per chiederle il permesso. Lei disse seccamente: "No!" Ero così triste.

Poi il giorno seguente, la Madre mi mandò una bicicletta molto buona. Non era nuova di zecca, ma era molto buona. Quindi soffrii solo un giorno.

A quei tempi in India si pensava che due tipi di bicicletta fossero i migliori: Phillips e Raleigh. Entrambi erano di fabbricazione britannica. Secondo noi, Raleigh era migliore. Era un po' più corta di quella di Phillips.