La trasformazione di Saulo

C'era un giovane molto brillante che si chiamava Saul. Era radicato nella religione ebraica. Odiava il Cristo e i suoi seguaci. Non credeva minimamente nella divinità di Cristo. Infatti, era Saulo che torturava senza pietà i seguaci di Cristo ed era pure lui che aveva lapidato il primo martire, Santo Stefano.

Un giorno Saulo stava cavalcando verso la città di Damasco. Vide una luce molto brillante tutt'intorno a sé. Cadde da cavallo. Poi udì una voce: "Saulo, Saulo, perché vuoi perseguitarmi? Che cosa ti ho fatto?"

Saul chiese: "Chi sei?"

La voce rispose: "Io sono Gesù. Non ti rendi conto che ti sarà difficile opporti ai buoni?"

Saul ne fu profondamente commosso e cominciò a tremare. Implorò il Cristo: "Perdonami, Signore, perdonami. Perdona tutti i miei peccati. Dimmi tu cosa devo fare."

Il Signore disse: "Accettami, diffondi la Mia Luce dappertutto."

"Signore, ti prometto che lo farò," disse Saul.

Da quel momento in poi, Saulo viaggiò in tutto il mondo diffondendo il messaggio di Cristo. Lavorò molto duramente. Sofferse molto. Ma nulla poteva impedirgli di portare le anime al Cristo. Era sempre profondamente irremovibile in questo. Era più che pronto a soffrire per il Cristo ed a portare al Cristo le anime perdute.

Quando Saul era molto vecchio, fu condannato alla prigione. Dopo molti anni di prigione, fu decapitato.

Durante la sua vita, Saulo scrisse quattordici lettere molto sentite e potenti ai cristiani. Queste lettere ora adornano la Sacra Bibbia. Si chiamano Epistole. Vengono letti ogni mattina durante la prima messa.

Questa è la trasformazione di Saulo nel nostro San Paolo.

Commento spirituale:

Il non divino non solo si arrende alla fine al Divino, ma ascolta anche il Divino completamente e incondizionatamente.