Sforzo personale e Grazia di Dio

Per fare il progresso più veloce, è richiesta la Grazia di Dio più lo sforzo personale, l'autoimpegno. Alcuni cercatori dicono: "Se abbiamo a cuore la Grazia di Dio, allora qual è la necessità di uno sforzo personale qui sulla terra?" Si sbagliano perché lo sforzo personale non ostacolerà mai la Grazia discendente di Dio; lo sforzo personale accelera la discesa della Grazia di Dio sulla terra.

La resa non è qualcosa che possiamo offrire improvvisamente a Dio. La resa totale richiede uno sforzo personale; ancora una volta, la resa totale può svolgere la parte dello sforzo personale. Dio può darci tutto ciò che vuole senza nemmeno un briciolo di sforzo personale da parte nostra. Dice: "È per la tua soddisfazione che ti chiedo di fare questo piccolo sforzo personale." Quando potremo fare questo sforzo personale, tutta la nostra vita sarà sovraccaricata dall'orgoglio divino: "Vedi cosa ho fatto per Dio?" La nostra cosciente unità con Dio, che è Infinito, che è eternamente Immortale, ci spinge a fare qualcosa per il nostro più Caro e non per il nostro ego.

Ma se qualcuno chiede: "Che cosa hai fatto per Dio?" Quale sarà la nostra risposta? Silenzio. Possiamo essere gonfi di orgoglio e dire: "Dio ha fatto questo per me, Dio ha fatto quello per me, Dio ha fatto tutto per me!" Oppure possiamo essere consapevolmente e spontaneamente orgogliosi che Dio ci abbia accettati come Suoi, che ci sta aiutando e ci benedice.

Se facciamo uno sforzo personale sinceramente, allora Dio è destinato a essere contento di noi. Come mai? Perché può dire al mondo: "Figlio mio, il mio strumento scelto ha fatto molte cose per Me." Possiamo dimostrarci degni della nostra esistenza sulla terra e allo stesso tempo possiamo rendere Dio orgoglioso del nostro sforzo personale. Ma mentre facciamo il nostro sforzo personale, dobbiamo sapere che in Dio c'è la Grazia infinita. Quando la Grazia scende, non c'è più sforzo personale; è solo una resa dinamica di sé. Quando offriamo i risultati della nostra aspirazione e del nostro anelito interiore a Dio, questo si chiama vera resa. Se non offriamo i risultati a Dio e giaciamo come un cadavere ai Suoi Piedi, lasciando che Lui lavori per noi, in noi e attraverso di noi, è sbagliato. Dio non vuole un corpo inattivo, un'anima morta. Vuole qualcuno che sia attivo, dinamico e che aspiri; qualcuno che vuole essere energizzato in modo da poter fare qualcosa per Dio; qualcuno che vuole realizzare Dio e manifestare tutte le qualità divine qui sulla terra.

Sri Chinmoy, Il potere illimitato della resa, Sri Chinmoy Lighthouse, New York, 1974