La Grazia di Dio e la resa

La resa è la nostra ultima conquista. Non c'è differenza tra la Grazia di Dio e la nostra resa incondizionata. La Grazia di Dio e la nostra resa incondizionata sono come il dritto e il rovescio della stessa medaglia. Se Dio non ci ha dato quel tipo di Grazia, allora non potremmo avere una resa incondizionata. Ricevere la Grazia di Dio è un vero traguardo. Anche la resa incondizionata è un vero traguardo. Dio ci sta mostrando Compassione, non perché la resa sia qualcosa di inferiore, ma perché la resa è qualcosa che Dio ha a cuore e di cui fa tesoro.

Ci sbagliamo se sentiamo che la nostra resa è come un bambino indifeso nell'oscurità. Dovremmo piuttosto sentire che la nostra resa è come un leone ruggente. Possiamo dire a noi stessi: "Mi arrendo a Colui che è infinitamente più potente. Mi arrendo a Colui che si prende davvero cura di me." È meglio sentire che non c'è nessun altro sulla terra: nessun padre, nessuna madre, nessun fratello, nessuna sorella, nessun marito, nessuna moglie. Non possiamo rivendicare gli altri e nemmeno noi stessi. Il Supremo è l'unica persona qui sulla terra e là in Cielo che possiamo rivendicare come nostro.

Anche toccare i Piedi di Dio è una forma di resa. Quando tocchiamo i Piedi di Dio sentiamo che stiamo facendo assolutamente la cosa giusta; non siamo gonfi di orgoglio che la Grazia sia scesa e ci abbia dato la possibilità di toccare i Piedi di Dio. Ma quando tocchiamo i piedi di un essere umano, sentiamo che lo stiamo facendo per forza, non per gioia. Se ci arrendiamo agli esseri umani e non al Divino, oltre alla stupidità, la nostra resa diventa una specie di schiavitù.

Ma quando ci arrendiamo all'Uno in noi che è illuminato, che è realizzato, allora la nostra resa va alla nostra Fonte, al nostro Più Alto.

Perché qualcuno dovrebbe ottenere il potere della resa quando qualcun altro non lo ottiene? Se il cercatore ha un disperato bisogno di Dio, allora solo la resa è destinata a venire. Ma se sente di doversi arrendere come uno schiavo, perché Dio è infinitamente più potente di lui, allora si arrenderà solo alla sua stupidità e alla sua ignoranza. Nel momento in cui offre la sua ignoranza, ottiene la saggezza da Dio. Dice a Dio: "Dio, ti do quello che ho." Dio dice: "Dallo a me, figlio mio, a condizione che tu non lo riprenda." Se diamo a Dio senza chiedergli di restituirci qualcosa, allora Dio ci darà ciò che ha. Dirà: "Va bene, perché dovrei rimanere in debito con te? Mi hai dato quello che hai; ora lascia che Io ti dia quello che ho." Se diamo a Dio e poi riprendiamo il nostro dono, Dio non ci deve nulla. Ma se gli diamo incondizionatamente, ci darà ciò che ha: la Sua Ricchezza. La Ricchezza di Dio è la Sua Divinità, il Suo Amore e la Sua Visione.

Sri Chinmoy, Il potere illimitato della resa, Sri Chinmoy Lighthouse, New York, 1974