Resa totale e realizzazione

La resa totale non è autorealizzazione; la resa totale è la cosa più importante per la scoperta di sé. Quando ci arrendiamo, dobbiamo sentire che siamo diventati totalmente uno con l'Altissimo e che non abbiamo alcun sentimento separativo di coscienza. La resa totale è l'ultimo gradino di una scala con tre gradini: amore, devozione e resa. Non basta toccare l'ultimo gradino; dobbiamo essere ben radicati nella nostra resa.

La resa totale non arriva in un batter d'occhio o durante la notte. Ci vogliono lunghi anni di pazienza. Quando la resa finalmente arriva e inizia a svolgere il suo ruolo, dobbiamo sapere se si tratta di resa condizionale o incondizionata. La resa condizionale significa che se ti do qualcosa, allora posso chiederti un favore e tu me lo farai. Questo tipo di resa può durare solo cinque minuti; il resto della giornata potremmo ribellarci contro la nostra natura più elevata. Questa non è resa totale. Se, durante la meditazione, ci siamo arresi a Dio per cinque o dieci minuti in modo molto sincero e devoto, abbiamo ricevuto gioia, pace e beatitudine interiori. Ma se non siamo arresi per il resto della giornata, non è ancora una resa totale. Quando avviene la resa totale, avviene la totale trasformazione della nostra natura. Quando la resa totale è completa, lo è per sempre. E questa resa totale dell'unità non è a nessun re o tiranno, ma a Dio, per l'Eternità.

Quando ci siamo completamente arresi al nostro Essere più elevato, al nostro Pilota Interiore, in modo permanente e cosciente, allora in quel momento la realizzazione è arrivata ed è permanente. Altrimenti, ci sono molti che ascoltano solo momentaneamente il loro Maestro. Se il Maestro dice di fare qualcosa, loro possono farlo. Molti si arrendono al Maestro per cinque minuti, ma poi la loro resa viene totalmente ritirata. Possono arrendersi venti volte, ma dobbiamo vedere che la resa totale sia permanente e costante.

Un giovane aspirante disse a Swami Vivekananda: "Voglio essere tuo discepolo." Vivekananda disse: "Se vuoi essere mio discepolo, allora devi saltare dal tetto." L'uomo stava per saltare ma Vivekananda lo tirò indietro. Questa persona era pronta a soddisfare la richiesta del suo Maestro con gioia e consapevolezza, anche per vedere Dio prima di quanto si aspettasse. Ma come possiamo aspettarci questo tipo di resa totale da un principiante che vede il Maestro per la prima volta? Questo atteggiamento di resa viene dall'interno. Quando realizziamo pienamente Dio, dobbiamo arrenderci a Dio, al Maestro, all'Infinito. Allora la nostra volontà diventa una con l'Altissimo. In quel momento il nostro Maestro spirituale non può avere volontà propria. Se è un vero Maestro, deve adempiere Dio servendo il Supremo in noi in ogni momento.

Ognuno deve sentire che può essere un'anima realizzata divina. Deve sentire che la sua resa permanente e totale, la sua resa costante ed eterna, si traducono nella sua realizzazione.

Sri Chinmoy, Il potere illimitato della resa, Sri Chinmoy Lighthouse, New York, 1974