Domanda: Quali sono i tuoi sentimenti riguardo al suicidio?
Sri Chinmoy: Il suicidio è il peggior crimine possibile sulla terra. È più basso del più basso, peggio del peggio. È un insulto a Dio. Se qualcuno si suicida, è il peggior tradimento possibile a Dio perché ogni individuo è l'incarnazione del Sogno più alto di Dio. Il più alto Sogno di Dio è quello di rendere ogni singolo individuo il Suo strumento assolutamente scelto. Dio ci dà una libertà limitata, ma se usiamo quella libertà limitata per distruggere noi stessi, stiamo distruggendo tutto ciò che Dio ha voluto creare in noi e attraverso di noi. Dio ci dà un coltello pensando che lo useremo per tagliare un mango e condividerlo con i nostri amici. Ma invece di tagliare un mango, se ci trafiggiamo per rabbia, frustrazione e dubbio, è il peggior peccato possibile che stiamo commettendo.Quando le persone normali muoiono, anche se non erano spirituali, ascendono a un certo piano di coscienza. Ma le persone che si suicidano entrano in un piano di coscienza basso, più basso, bassissimo dove soffrono dolori atroci. I dolori atroci che gli esseri umani possono soffrire sulla terra non sono nulla in confronto alle torture che subiscono in questo piano di coscienza. Io ho libero accesso a tutti i piani, quindi so cosa succede a chi si suicida e so anche cosa succede a chi conduce una vita spirituale. Lo so, perché ho la capacità di andare nell'abisso abissale, così come ho la capacità di andare all'altezza più alta.
Dio ci ha creati per la nostra perfezione; ci ha creati per darGli gioia. Chi si identifica solo con il proprio corpo, chi vive solo nella mente e nel vitale, sente di possedere il proprio corpo. Ma non possediamo i nostri corpi; il proprietario è Colui che ci ha creato. È stato Lui a darci il corpo. Quindi non abbiamo il diritto di distruggerlo. Il Creatore è sempre il possessore, ma dobbiamo assumerci una certa responsabilità per prenderci cura della creazione. Se ci assumiamo la responsabilità del nostro corpo e lo manteniamo in salute, se ci prendiamo cura della nostra mente dubbiosa e irrequieta e del nostro vitale soffocante, non ci suicideremo mai.