Unirsi al sentiero di Sri Chinmoy

Vedo alcuni sinceri cercatori qui stasera che non sono miei discepoli. Siete i benvenuti a unirvi a noi nei nostri incontri e meditazioni, ma ci sono alcune regole e prescrizioni. Dopo che siete venuti qui una, due, tre o anche quattro volte, dovete decidere se il mio sentiero vi soddisferà o meno. Se ritenete che il mio sentiero non vi soddisferà, allora la cosa migliore per voi è non venire. Ma dopo quattro volte, se non siete ancora sicuri se tenete al mio sentiero, e se volete continuare a venire ancora per un po' per scoprire se questo sentiero è pensato per voi, vorrei dire venite, ma per favore provate a giungere ad una decisione molto presto.

Anche se un aspirante soddisfa esteriormente le mie esigenze, io posso accettarlo o rifiutarlo, e anche l'aspirante ha la stessa scelta, accettarmi o rifiutarmi. La relazione tra il Guru e il discepolo deve essere di reciproca accettazione e reciproca soddisfazione. Una persona può essere uno studente brillante e potrebbe voler studiare, ma potrebbe non interessarsi di una scuola particolare anche se insegna le materie che desidera studiare. Allo stesso modo, un'anima può avere aspirazione ma, allo stesso tempo, può non interessarsi al mio particolare aiuto. Quando uno studente viene a studiare con un normale insegnante, l'insegnante gli permette di studiare fintanto che paga la quota. Nel mio caso, non chiedo soldi; il mio unico compenso è l'aspirazione e la regolarità. Quando mi concentro su un'anima, so immediatamente se può essere aiutata da me. Se sento che il mio aiuto non sarà di alcuna utilità per quella persona in particolare, allora non voglio sprecare né il mio tempo né il suo tempo, anche se apprezzo la sua aspirazione. A volte rifiuto le persone e dico loro che qualche altro sentiero è più adatto a loro. Prendo questa decisione con la forza della mia unità con l'anima: vedo le sue possibilità, la sua aspirazione e la sua unione con la mia anima. Posso facilmente dire se una persona è pronta per la mia istruzione o se è destinata a me.

Ci deve essere un'armonia interiore di accettazione da parte di entrambi se voglio essere in grado di aiutare l'aspirante a correre verso la sua meta. Durante i primi sei mesi circa con me l'aspirante ha la possibilità di dimostrare la sua sincerità. In qualsiasi momento durante questo periodo di prova, se vedo che non è adatto al mio sentiero, glielo dirò. Allo stesso tempo, anche lui ha il diritto di rifiutarmi se scopre che la mia strada non gli si addice.

Durante questo primo periodo, sia l'insegnante che lo studente si esaminano a vicenda. Lo studente esamina l'insegnante per vedere se l'insegnante è giusto per lui e anche l'insegnante ha il diritto di esaminare lo studente per vedere se è adatto a rimanere. Durante questo periodo di solito sono molto severo con i cercatori. Non concedo interviste; solo per un secondo o due potrei dire "Ciao" e questo è tutto. Ottengo i migliori risultati essendo severo. Coloro che sono veramente sinceri vanno molto veloci e quelli che non sono così sinceri all'inizio cercano di diventare più sinceri. Alla fine, arriva il momento in cui o devono accettarmi con tutto il cuore o rifiutarmi totalmente.

Quando i cercatori mi accettano con tutto il cuore, mi assumo la piena responsabilità della loro vita di aspirazione. In quel momento sono orgoglioso di dire: "Lui è mio, lei è mia." Se un cercatore non mi accetta con tutto il cuore e va da un gruppo all'altro, allora mi porta tutta la sua confusione. Dice: "Questo insegnante ha detto questo, quell'insegnante ha detto quello," e così via. Allora gli dico: “Voglio che tu conservi solo ciò che hai imparato da me e ti dirò solo ciò che vedo in te. Ciò che gli altri vedono in te sono affari loro; quello che io vedo in te sono affari miei. Quando sono pronto a prenderti con tutto il cuore, devi anche tu prendere me con tutto il cuore. Dio ti ha dato l'opportunità di lasciarmi fin dall'inizio. Non c'è nessuna costrizione a restare." In questo modo ottengo meravigliosi risultati dai miei discepoli.

Alcune persone le considero membri del Centro e altre ancora discepoli. Se diventi un membro, puoi partecipare alle nostre funzioni e puoi partecipare alle nostre riunioni. Puoi partecipare irregolarmente; puoi venire una volta ogni tanto se vuoi e non ti biasimerò. Se diventi un discepolo, però, devi sentirti più impegnato. Un discepolo è totalmente impegnato nel Centro mentre un membro no. Più ti impegni, più ottieni. Se diventi discepolo, mi aspetto che tu diventi parte integrante del Centro e mi compiaccia in ogni modo. Allo stesso tempo, come discepolo hai il diritto di aspettarti tutto da me quando si tratta di pace, luce, amore e premura. Diventare discepolo, quindi, è un impegno molto serio. I membri sono come ottime conoscenze; hanno aspirazione, ma i discepoli hanno un'aspirazione intensa e anche dedizione.

Il mio sentiero è piuttosto rigido. Voglio solo quei discepoli che sentono un urgente bisogno della realizzazione di Dio. Alcune persone entrano nella vita spirituale per altri motivi: vogliono accontentarsi di un po' di pace, luce e gioia nella loro vita. La loro aspirazione non arriva fino alla realizzazione del Sé. Hanno tutti i diritti per i propri obiettivi limitati, ma in tal caso devo dire che il mio sentiero non è il sentiero per loro. Non sono il Guru giusto per loro. Desidero solo avere come miei discepoli quei cercatori che stanno piangendo per la più alta Verità e Luce.

A quelli di voi che sono attratti dalla vita esteriore, desidero dirvi che questa non è la nostra prima o la nostra ultima vita. Se non realizziamo qualcosa in questa vita, avremo ampie opportunità di realizzarlo in un'altra vita. Ma se proviamo a fare tutto in una volta, non saremo in grado di fare nulla di buono. Quindi cerchiamo di essere intelligenti e fare una promessa che per i prossimi quarant'anni o giù di lì, almeno per questa vita, faremo tutto in modo divino, faremo del nostro meglio per realizzare Dio. Ogni anno di questa vita manteniamo la stessa promessa, la promessa che avremo fede in noi stessi, nel nostro sentiero, nel nostro Maestro, nel Supremo. Alla fine di questa incarnazione il Supremo saprà cosa è meglio per noi. Se abbiamo perso qualche esperienza significativa nella vita esteriore, Egli ce la darà in qualche futura incarnazione. Nel frattempo, dedichiamoci con tutto il cuore a una meta in questa incarnazione.