Scena 12

(Giovanni Battista solo sul fiume Giordano.)

GIOVANNI: Questo mondo non è pensato per me. Sono stufo di questo mondo. Dico alla gente qualcosa ripetutamente, eppure non mi credono. Continuano a infastidirmi e a molestarmi. Dico loro che non sono il Messia. Io non sono Elia. Non sono il profeta. Mi chiedono perché allora battezzo le persone? Dico loro che mi è stato comandato dal Signore dall'Alto di battezzare. Dico anche loro che io battezzo con l'acqua, ma poco dopo di me verrà qualcuno che battezzerà con lo Spirito Santo. Non posso competere con lui. Non sono abbastanza bravo nemmeno a sciogliere i suoi sandali.

(Entrano alcuni dei suoi discepoli.)

DISCEPOLO: Maestro, ti abbiamo appena sentito. Stavi dicendo che non sei abbastanza bravo nemmeno a sciogliere i suoi sandali. Chi è quel grande uomo? Nessuno può essere più elevato di te.

GIOVANNI: Figli miei, ci può essere uno e vi è uno più elevato di me ed è Gesù. Io sono solo una voce che grida nel deserto. Sto cercando di preparare una strada dritta perché il Signore Gesù possa viaggiare.

DISCEPOLI: Maestro, tu puoi sentire tutto quello che vuoi. Tu puoi dire tutto ciò che vuoi. Sta a noi crederti o no. Tu non sei inferiore a nessuno.

GIOVANNI: Idioti impossibili! La vostra stupidità mi fa continuamente male. Ah, guarda, guarda! Si sta rapidamente avvicinando a me. C'è l'Agnello di Dio. C'è il Figlio di Dio. C'è quello di cui ho sempre parlato.

(Entra in Gesù.)

GESÙ: Vorrei essere battezzato da te, Giovanni.

GIOVANNI: O Gesù, come posso io battezzarti? So chi sei. Tu sei il Figlio di Dio. Sei il suo Amato Figlio.

GESÙ: Non alteriamo l'ordine. Facciamo tutto in ordine. È da te che devo essere battezzato. Mi hai riconosciuto. Pertanto, Giovanni, sei divinamente grande. Stai preparando la strada per me. Quindi sei estremamente bravo. Tua madre, Elisabetta, era divinamente grande ed anche estremamente brava, perché mi riconosceva e ispirava immensamente mia madre anche prima che io nascessi.

GIOVANNI: O Figlio di Dio, stai vedendo me e mia madre attraverso la tua stessa grandezza trascendentale e bontà universale. Ho solo un'altra cosa da fare sulla terra e cioè mettere tutti i miei discepoli ai tuoi piedi mentre io mi metto ai tuoi piedi.

(Tocca i piedi di Gesù.)

DISCEPOLI (scioccati): Tu puoi toccargli i piedi, ma noi non lo faremo. Potrebbe essere più grande di te secondo te, ma non avremo nulla a che fare con lui. Noi ti offriremo costantemente la nostra lealtà. Sei tu il nostro Maestro, il nostro unico Maestro.

GIOVANNI: Stupidi. Dovreste essere leali solo all'Altissimo. Solo il meglio dovrebbe essere il vostro Maestro. E voglio dirvi qualcosa di più. Non vi sto guidando verso qualcuno che è un po' meglio di me. Vi sto guidando e conducendo tutti verso colui la cui grandezza non è altro che la grandezza di Dio, la cui bontà non è altro che la bontà di Dio. Vi dico una volta per tutte, compiacerlo è compiacere Dio Padre. Averlo è avere Dio Padre. È il fiore più bello del Cielo e il frutto più nutriente della terra.

GESÙ (sorridendo ai discepoli di Giovanni): Il tuo nome è la Visione sempre illuminante e sempre appagante del Signore. O figli di Giovanni, sono profondamente commosso dalla vostra lealtà senza precedenti verso il vostro Maestro. Il vostro Maestro ha avuto la visione della realtà ultima. Inutile dire che vi guiderà, vi guiderà e vi perfezionerà nel vostro viaggio verso la Meta trascendentale. Il mio cuore ammira profondamente il vostro amore per il vostro grande Maestro. La mia anima ammira sinceramente il vostro Maestro per il suo amore costante per la Verità.

Sri Chinmoy, Il Figlio, Agni Press, 1973