Staffetta
Nella nostra competizione atletica dell'Ashram era la corsa a staffetta che dava agli atleti un élan automatico. Atleti di tutte le età, dai bambini agli anziani alle donne, prendevano parte a questo evento. L'espressione immortale di Tagore: "C'è una gara, che è essere i primi ad offrire la propria vita" non può essere applicata qui. Qui ciò che vale è: "Chi riesce a correre più veloce di chi, e vincere il primo posto?" I nostri ex gruppi C e D erano come East Bengal e Mohan Bagan, impegnati in una terribile rivalità. E i loro rispettivi sostenitori si abbandonavano ad un tifo accesissimo. Nel 1954 Baburam e altri tre ragazzi del Girone A superarono la squadra di Nolini, e Baburam fu fuori di sé dalla gioia. Un giovane gli chiese: "È superando gli anziani che diventi così felice?!" "No, no" fu la pronta risposta di Baburam. "Siamo felici solo perché siamo riusciti a sconfiggere il Segretario dell'Ashram! Si può riuscire a sconfiggerlo in qualsiasi altra cosa?" Il povero interlocutore non riusciva ad agiungere altro… È attraverso lo sport che Nolini poteva familiarizzare così intimamente con i bambini. Anche adesso mantiene quella capacità. C'è un'affinità di teneri sentimenti tra il cuore di Nolini e quello dei bambini. Ecco un avvenimento indimenticabile: il primo marzo 1961, verso le ore 15, Nolini era in piedi davanti alla stanza dove i bastoncini di incenso vengono accesi per noi al Samadhi [luogo sacro di sepoltura] di Sri Aurobindo. Un bambino di nome Gopal che godeva del suo affetto si trovava là. Chiese a Nolini: "Una fila così grande, uno dietro l'altro va dalla Madre per la sua benedizione. Come si chiama in francese?" 'Élan' fu la risposta di Nolini con un sorriso gentile. "No, è sbagliato. Il mio insegnante Jayanti-bhai mi ha detto qualcos'altro". "Va bene… chiedi a Jayanti-bhai della parola francese per 'linea' [line] e dimmelo domani" disse Nolini, dando una pacca sulla spalla a Gopal. "No, perché dovrei dirtelo?" "Lo imparerò da te". "Allora chiedo a Jayanti-bhai e ti faccio sapere la parola domani". Anche Gopal crescerà. A quel punto molto probabilmente le poesie in francese di Nolini saranno pubblicate in un libro, e Gopal, così come tutti noi, avrà l'opportunità di leggere quelle preziose opere. Un giorno verrà a sapere dell'alto apprezzamento del grande sapiente francese Sylvan Levi per la padronanza del francese di Nolini. Gopal potrebbe un giorno studiare Platone e Aristotele. Il commento di Platone su Aristotele era: "La mia accademia è composta da due parti: il corpo dei miei studenti e il cervello di Aristotele". Forse allora Gopal non troverà difficoltà a indicare l'Aristotele dello Sri Aurobindo Ashram. Forse conoscerà anche il Matthew Arnold del Bengala nel nostro Ashram, l'autore di Adhuniki, uno tra i primi cento libri bengalesi, e il commento di Tagore sulla sua sorella rivale Sahityika: "Il contributo di Nolini Kanta Gupta alla letteratura bengalese è unico". Secondo Barindra Kumar Ghosh, "Nolini è il figlio intellettuale (manas-putra) di Sri Aurobindo". Concludiamo questo racconto della carriera atletica di Nolini con un legame simbolico con la sua carriera spirituale. Nolini che inizia il suo sprint e termina la corsa può essere visto in una fotografia composita che lo fa partire ai piedi della Madre e arrivare a quelli di Sri Aurobindo, un'illustrazione dell'insegnamento del suo Maestro: "Accetta la Madre. Lei ti porterà da me".
Sri Chinmoy, Una Fiamma di Servizio Un Sole di Servizio, Agni Press, 1974