Domanda: Puoi dire qualcosa su come superare la paura?

Sri Chinmoy: La paura è una delle nostre difficoltà più problematiche. La paura è estremamente difficile da superare, ma conquistiamo la paura grazie alla forza della nostra unità. Quando stabiliamo la nostra unità, conquistiamo sempre la paura.

Un bambino ha stabilito la sua unità con suo padre. Il padre è forse alto un metro e ottanta, robusto e forte, ma il padre non crea paura nell'esistenza del bambino, il bambino non ha affatto paura di suo padre. Perché? Proprio perché ha stabilito la sua realtà-unità con suo padre. Pertanto, non è necessario da parte sua avere paura di suo padre.

La creazione che ci circonda ci spaventa, ci minaccia. Sta causando inutili paure nella nostra mente o nella nostra esistenza terrena. Perché? Proprio perché non abbiamo ancora stabilito la nostra realtà-unità con il mondo che ci circonda. Se preghiamo e meditiamo con tutta l’anima, stabiliamo un libero accesso alla realtà interiore, che pervade l'intero mondo esteriore. Per un cercatore, la cosa fondamentale è immergersi nel profondo e scoprire la strada che conduce alla onnipervadente realtà-unità. Grazie alla forza del nostro anelito interiore, che chiamiamo aspirazione, saliamo e raggiungiamo lo stato di coscienza alto, più alto, altissimo, dove è tutto unità. Dove c'è unità, unità inseparabile, non può esserci nemmeno una briciola di paura. La paura incombe quando il senso di separatività incombe. La paura esiste solo perché vogliamo rimanere separati, consciamente o inconsciamente, dalla realtà onnipervadente che noi siamo eternamente.

La paura il più delle volte è nella mente e non nel cuore. Il cuore che aspira sa stabilire la sua inseparabile unità con la realtà che è dentro e fuori, ma la mente dubbiosa, sospettosa e sofisticata trova difficile vedere negli occhi la realtà che sta fiorendo proprio di fronte a noi. La mente sospetta la realtà davanti a essa e arriva persino un momento in cui la mente, con sua grande sorpresa, dubita del proprio giudizio. In quel momento la mente prova un enorme senso di insoddisfazione. Un tempo era il giudice e ora è diventato vittima dei suoi stessi giudizi, ma il cuore, fin dall'inizio, cerca di identificarsi con la realtà che lo circonda. In base alla sua identificazione con la realtà, assorbe ciò che la realtà è, e ciò che la realtà rappresenta. Quindi se viviamo nel cuore che aspira, il cuore che piange per l'onnipervadente realtà-unità, il tormento della paura può facilmente finire.