Signor Clennell: Sì, ciò che dice è molto sensato. Si tratta della spiritualità e dell'illimitato. È una definizione. Rompendo le barriere e considerando possibile disegnare tre milioni di uccelli, si afferma la realtà spirituale: dico bene?
Sri Chinmoy: Sì. Devo sentire che non sono una piscina o un lago: Dio vuole che io sia un mormorante, veloce fiume, che sgorga dalla Sorgente interiore e trasporta quella Sorgente alla realtà esteriore. Se voglio essere un'espressione della Sorgente, non posso separare la mia esistenza interiore da quella esteriore. La cosa più importante è portare in luce le potenzialità illimitate che ho dentro in profondità. Da questo punto di vista, anche parlare di tre milioni di uccellini è limitante.La spiritualità non è qualcosa di anormale o innaturale. La spiritualità è più normale e naturale di qualsiasi altra cosa. Dio è senza limiti, infinito, immortale, ed io voglio diventare coscientemente parte intima della Sua Esistenza, così da poterlo servire nel Suo proprio Modo. Allo stesso tempo, l'Uno che è infinito, eterno ed immortale, sta cercando di esprimere Se Stesso in ed attraverso le mie limitazioni. Dice: "Ora voglio esprimere Me Stesso in ed attraverso la tua vita artistica, voglio esprimere Me Stesso in ed attraverso la tua vita di poeta, la tua vita sportiva," ma può farlo solo in misura della mia ricettività. Una madre dà alcune caramelle ad un bambino di tre anni, e gli dice di distribuirle ai suoi amici. Poi quando vede che il bambino sta agendo bene, gli dà moltissimi dolci, così che lui possa nutrire centinaia di persone. In questo modo la madre sta offrendo i dolci agli altri, in ed attraverso il suo bambino.
Dico sempre che il Supremo sta esprimendo Se Stesso in ed attraverso di me, in misura della mia ricettività. Io non sono il colui che agisce. Io non posso rivendicare come miei questi tre milioni di uccelli, e non voglio farlo. Sono grato al Supremo per avermi dato l'opportunità d'oro di servirlo nel Suo proprio Modo. La mia poesia, la mia musica, la mia arte ed ogni altra cosa che faccio, sono solo espressioni di Qualcuno che agisce in ed attraverso di me. Ad ogni istante Lui vede quanta purezza io abbia, quanta umiltà io abbia, quanta sincerità io abbia, quanto ardore io abbia. In misura di queste, Lui riesce ad esprimere Se Stesso in ed attraverso di me.
Qualcuno può dire: "Cosa fa? È un artista, un musicista, un cantante. Perché non si dedica ad una materia e ne trae il massimo?" Ma io non la vedo in questo modo. Un pianoforte ha molti tasti, perché mai il pianista dovrebbe restare su un solo tasto? Se suona solo un tasto, una sola nota, come potrà produrre la melodia cosmica, la melodia universale? In modo simile, sento che l'arte è un tasto, la poesia è un altro tasto, la meditazione è un terzo tasto e lo sport è un quarto tasto. Se premi i vari tasti, produrrai della bella musica; altrimenti non sarà molto bella.
Se voglio essere un fiore nel Cuore-Giardino di Dio, o se voglio essere un fiore posto ai Piedi di Dio, come posso avere un solo petalo? Se un fiore dev'essere bello, deve avere almeno alcuni petali. Se ti porto un petalo su di un gambo, dirai: "E questo sarebbe un fiore?"
Il mio corpo ha mani, gambe, occhi e così via. Dovrei dare importanza solo alle mani? Dovrei renderle più forti possibile, e non prestare attenzione alle gambe? E se presto attenzione solo alle mie gambe e metto da parte la mente, chi mi dirà di camminare? Ancora, se i miei occhi non funzionano, come potranno le gambe portarmi in alcun luogo? Così come il corpo è un insieme completo, anche la vita stessa dev'essere un insieme pieno e completo.
Signor Clennell: Lo ha spiegato in un modo amabile. Ciò che ha detto, che io apprezzo davvero, spiega molto bene alcune cose su di lei.
Sri Chinmoy: Io riesco a parlare a lei in questo modo, da cuore a cuore, perché lei pratica lo yoga. Io vengo a lei con il mio cuore, con ciò che ho e ciò che sono. Lei anche accetta ciò che ho e ciò che sono. C'è una grande differenza tra 'ho' e 'sono'. Quando 'ho' e 'sono' diventano tutt'uno, solo allora possiamo diventare un vero strumento di Dio.