Domanda: Perché noi occidentali troviamo l'idea della 'semplicità' così complicata?

Sri Chinmoy: La semplicità sembra complicata perché è qualcosa di nuovo, o qualcosa che non vogliamo utilizzare. Per noi è tutto complesso perché vogliamo usare sempre la mente. Non vogliamo camminare lungo una strada diritta, finché non andiamo a zig-zag e non percorriamo una via contorta non siamo contenti. È solo perché diamo valore alla complessità che non prendiamo la strada soleggiata, che è la via semplice, diritta. Se una strada è semplice e diritta, sentiamo che non ha valore! Fin dall'inizio della nostra vita veniamo abituati a far le cose in modo molto complicato, cosicché la semplicità ci risulta molto difficile.

Quando nasce un bambino, la madre spende tutti i soldi per comprargli i vestiti più belli e costosi: vuole dimostrare di essere più ricca dei suoi vicini. Il bambino sarebbe egualmente felice con vestiti economici, ma fin dall'inizio gli viene insegnato che ciò che è semplice non è buono. Cosicché, naturalmente, quando il bambino cresce, non darà importanza alla semplicità.

Un uomo semplice possiede solo ciò di cui ha bisogno, e conosce la differenza tra ciò di cui ha bisogno e ciò che vuole; ma in Occidente sentiamo di aver disperato bisogno di tutto ciò che vogliamo. Come lupi affamati cerchiamo di possedere il mondo, ma prima che possiamo farlo, con nostra gran sorpresa vediamo che il mondo si è già impadronito di noi. Vogliamo possedere il mondo in tutta la sua molteplicità, vogliamo la molteplicità senza l'unità, vogliamo i fiori i frutti e le foglie dell'albero senza il tronco; ma se non iniziamo dal tronco, dalla semplicità, non potremo mai arrivare alla molteplicità. L'unità è la sorgente, e la molteplicità si sviluppa dall'unità.