Parte V

SCA 559-562. Sri Chinmoy fece queste considerazioni sull’obbedienza e rispose alle seguenti domande il 26 Dicembre 1997 in Guatemala.

Sull'obbedienza

Nella vita possiamo prendere tutto seriamente. Possiamo anche prendere tutto con leggerezza, ma è precisamente a causa del fatto che abbiamo preso moltissime cose superficialmente proprio dal principio che oggi la nostra spiritualità è diventata un compito difficilissimo. Nella nostra vita spirituale, dovrebbe esserci obbedienza in ogni momento. Una volta che inizia la disobbedienza, non c’è più fine. Da un atto trascurabile di disobbedienza, ti scavi una fossa da solo. Naturalmente, se le persone che si scavano la fossa da soli sono sul nostro sentiero, ci sono anch’io dentro a questi sfortunati discepoli.

Non esiste qualcosa come una trascurabile disobbedienza. Dovete incidere questa frase sulla tavoletta del vostro cuore. Se voi pensate: “Questo o quello è trascurabile,” la cosa reale che è più importante nella vostra vita verrà ed apparirà proprio davanti al vostro naso, ma direte: “Oh, anche questa non è importante.” Poi verrà qualcosa in più e dopo ancora qualcosa in più. Gradualmente, gradualmente vedrete che state prendendo tutto superficialmente nella vostra vita, mentre come cercatori-di-Dio e amanti-di-Dio, state diventando sempre peggio.

Se contate il numero di volte in cui siete stati disobbedienti, perfino ieri, sarete scioccati di scoprire quante volte avete disobbedito non a me, ma al Supremo in voi stessi. Io sono il suo portavoce su questo particolare sentiero, ma la richiesta o il comando non vengono da me. Vengono dall’Altissimo. Il vostro altissimo ed il mio sono lo stesso. Solo che io so un po’ più di voi. Ecco perché Dio mi ha dato il compito penoso o impossibile di ripetervi ancora e ancora e ancora cosa il Supremo si aspetta da voi.

Sto dicendo a tutti voi, quando è questione di scherzare tra ragazzi e ragazze, non c’è una cosa come uno scherzo trascurabile. Quando racconti storielle, non è forse uno scambio vitale? Potete dire che questo scambio vitale non è a livello emotivo, ma inizia da qui. Tutti i problemi nella storia dell’umanità sono nati dalla mancanza di serietà.

A che punto della nostra vita di aspirazione vogliamo diventare seri? C’è una strada a due corsie. Se prendiamo la corsia sbagliata, possiamo pensare che in due secondi possiamo ritornare alla corsia giusta, che non ci succederà nulla, ma, vi dico, quei due secondi possono non arrivare mai. Mentre siete nella corsia sbagliata potete addormentarvi. Poi è finita! Farete uno scontro.

Quando feci l’esame di guida per la prima volta, l’esaminatore mi chiese di girare a sinistra, ed io lo feci molto bene dalla parte destra. Seppi immediatamente che avevo fatto la cosa errata. Se avessi detto all’esaminatore: “Non lo farò più,” perché avrebbe dovuto credermi? Feci una svolta sbagliata, così mi bocciò. Me lo meritavo. Anche qui, quando prendete la corsia sbagliata nella vostra vita spirituale e cadete nel sogno-ignoranza, qualche volta dite: “Oh mio Dio, cos’ho fatto?” Ma è troppo tardi. Il Vostro Esaminatore, che non è nient’altro che il nostro Beneamato Supremo, dirà: “Cos’hai fatto? Cosa non hai fatto?”