Domanda: Alcuni dei tuoi canti sono molto lunghi, c'è un sistema per impararli a memoria con facilità?

Sri Chinmoy: Non c'è solo un modo per imparare un canto lungo, ce ne sono molti. Prendi ad esempio il mio canto più lungo, "Dyulok chariye". Uno dei modi è impararlo non pagina per pagina, non cercare di imparare ogni verso o strofa in ordine: puoi invece non assecondare il modo di fare abituale della tua mente, imparando le varie pagine in modo casuale; così diventa più facile. Per esempio, comincia ad imparare le prime due pagine, poi le ultime due; in tal modo puoi far sentire alla tua mente che hai iniziato il viaggio, ed anche che l'hai completato.

Un'altra cosa che puoi fare, è imparare per prime le righe o i versi che senti più facili, o che senti più melodiosi. Se le parole o la musica ti piacciono, sono più facili da imparare. Poi, per ogni verso, scrivi le prime e le ultime due parole, ed impara solo quelle. In questo modo puoi giocolare con la tua mente.

C'è un'altra cosa che puoi fare: nel corso degli anni tu hai imparato a memoria moltissimi dei miei scritti: se una riga, o una particolare poesia di un mio libro ti dà immensa gioia, ripetilo dieci o venti volte prima di iniziare ad imparare il canto: riceverai vera gioia dalle tue facoltà ritentive.

Quando senti di aver imparato bene una pagina, puoi recitarla tre volte invece di cantarla: otterrai più forza dalla recitazione. La mente dirà: "Perché mai devo recitarle tre volte dato che l'ho imparata a memoria?" Ma devi distruggere l'orgoglio della mente. Da un lato essa non riesce a memorizzarlo, dall'altro, quando la mente sente di aver imparato qualcosa, è poco dignitoso per essa ripetere ancora ciò che ha imparato. Quindi devi ridurre in pezzi l'orgoglio della mente ed usare il cuore. Senti quindi che stai imparando il canto perché ti piace, e non perché devi farlo.

Un'altra cosa che puoi fare è pregare il Supremo per alcuni minuti di darti la capacità di imparare il canto più velocemente. Non c'è niente di male in questo. Quand'ero studente avevo una memoria molto potente, straordinaria, e molti libri li imparavo a memoria. I miei insegnanti non riuscivano a crederci, ma era tutto merito della mia vita di preghiera: ripetevo migliaia e migliaia di volte un mantra a Saraswati, la dea dell'apprendimento. Nel vostro caso, non dovete imparare i versi in sanscrito: ripetete solo "Supreme Supreme Supreme.”