Domanda: Quando ci vedi, se abbiamo dubbi o insicurezza o qualsiasi forza negativa o buona, vedi qualcosa nella nostra aura o stai vedendo i nostri pensieri o stai vedendo le reali forze in noi? Come fai a leggere la nostra coscienza?
Sri Chinmoy: Tanto per iniziare, non sto leggendo, non sto leggendo. Non sono desideroso e neanche curioso di sapere cosa stia succedendo dentro la vostra mente. Quello lo faccio in occasioni molto rare, molto rare. In generale, non lo faccio. La maggior parte delle volte, quello che accade è che il fiore dentro di voi sta tentando di mostrarsi a me: “Guarda, ora non sto più fiorendo, sono fiorito. Questo petalo è completamente fiorito, quel petalo è completamente fiorito.” Mi state mostrando cinque o sei petali. Io sono il veggente, sono testimone, ma non sto cercando in alcun modo di obbligarvi a farvi vedere da me e neanche sono curioso di sapere cosa avete dentro.Quando un bambino ha qualcosa, a volte, il padre non dice: “Mi puoi far vedere cos’hai?” No, il bambino è cosí desideroso di farlo vedere al padre che arriva correndo: “Guarda! Ho questo, ho questo.” Allo stesso modo, quando i miei bambini spirituali hanno qualcosa di molto bello dentro di loro, essi sono desiderosi di mostrarmelo, ma non li sto supplicando: “Dimmi cos’hai o cosa stai facendo o cos’hai nella mente.” No, ma voi venite come un bambino piccolo per mostrarlo al padre spirituale: “Guarda, guarda, ho delle cose cosí belle da farti vedere.” Cosí le apprezzerò. Dopo che le ho apprezzate, dirò: “Sono cosí felice che siete soddisfatti, ma, ancora, in pochi giorni o in pochi mesi o in pochi anni, avrete molte più cose belle.”
Cosí, da parte mia, non sono in alcun modo desideroso o ansioso di sapere cosa stia succedendo dentro di voi. Quando arriviamo ad una certa altezza, non siamo avidi di sapere cosa stia succedendo nel cervello di qualcuno. I discepoli possono essere avidi di sapere cosa c’è dentro la mente del Maestro spirituale, se sta pensando a loro o no, ma egli non è desideroso di sapere tali cose. L’attitudine del Maestro spirituale è: “Se avete qualcosa, allora potete venire e farmela vedere.” Poi, come ho detto prima, ricevete gioia perché da parte vostra siete venuti a mostrare quello che avete al Maestro. Il vostro entusiasmo deve obbligare il Maestro. Egli non va a dire: “Mostrami se hai qualcosa dentro che valga la pena di osservare o di avere.” Non sto per esaminare i pensieri di alcuno. È dovere obbligatorio del discepolo dare e prendere. Qualsiasi cosa voi siate e voi abbiate, datemela e, qualsiasi cosa vogliate prendere, prendete, prendete, prendete. Io sono pronto.
Questo è chiamato apertura del cuore, apertura della vita. Quando siete aperti, allora accrescete la ricettività del vostro calice interiore. Quando il padre vede il bambino che gli corre incontro con un decino, il padre è pazzo di gioia. Il bambino potrebbe essere andato a comprare qualcosa in strada, ma, invece, è venuto correndo dalla persona a lui più cara, il padre, per mostragli ciò che ha. Allora il padre dice: “Il mio bambino è cosí felice con un decino. Voglio aumentare la sua gioia. Gli darò un dollaro.”
Sempre, se date quello che avete e quello che siete, anche se è una goccia, poi, quando il Maestro dà, egli dà molto di più. Quando il bambino piccolo arriva correndo dal padre al mattino presto per mostrargli quello che ha, il padre è cosí compiaciuto di vedere di essere la persona più cara per il suo bambino. Non andiamo da un nostro nemico a fargli vedere ciò che abbiamo.
Cosí questa è la risposta alla domanda. Se devo impiegare tempo per vedere quello che c’è dentro la mente di questa o quella persona, allora sto solo sprecando il mio tempo. Ancora, se il discepolo vuole sapere, non per pura curiosità mentale, ma per l’unità, cosa sta accadendo dentro al Maestro spirituale, allora c’è un modo. Col tuo amore, devozione e abbandono, puoi entrare nel cuore del Maestro. Allora, senza dubbio, vedrai e sentirai cosa c’è dentro al suo cuore, cosa c’è dentro la sua coscienza. Se vuoi vedere per curiosità, non otterrai nulla, ma per necessità-unità, se vuoi, in quel momento la necessità ti spingerà a manifestare i tuoi amore, devozione e abbandono.