A Sri Aurobindo38
Il nostro fioretto nella battaglia della vitaNon potrà mai essere la Tua Scelta principale.
    Il nostro trionfo è veramente Tuo,
Re della Creazione dall'adamantina Voce!
    La mente pigra della terra
È sveglia al Tuo Decreto.
    L'abisso sconosciuto del suo seno
Ospita la Tua Immortalità.
    I nostri involucri viventi e le nostre anime
Rappresentano della Tua Divinità l'impulso infinito
    Di Onnipotente Fiamma e Amore.
Chi osa scandagliarti, o Taumaturgo?
    Fuochi dorati di beatitudine e grazia
Dal Paradiso sepolto della terra sorgono
    Per scalare la tua nuda vetta del mezzogiorno
E il tuo Viso-Sole oltre ogni supposizione.
SAI 38. (1955)↩
Chinmoy, Sri Aurobindo: L'Infinito, Agni Press, 1997