Domanda: Perché siamo passati dalla luce all'oscurità quando siamo nati?

Sri Chinmoy: In realtà non siamo passati dalla luce all'oscurità quando siamo entrati nel mondo. È una questione molto complicata. Ogni nascita fa parte del processo di evoluzione. Ogni persona ha un'anima. L'anima entra nella materia e dalla materia aspira. Madre Terra ha l'impulso interiore, l'aspirazione ad essere tutt'uno con l'Altissimo, il Sé cosmico, e alla fine tutti gli esseri umani sulla terra diventeranno tutt'uno con lo Spirito più alto. Questo è un processo evolutivo che porta verso la perfetta Perfezione.

Alcuni diranno che Dio è ovunque, Dio è dentro di noi e allo stesso modo Dio è dentro un ladro. Quando non è nella creazione ma al di là della creazione, è tutta luce e gode della luce dell'Aldilà. Ma quando entra nella manifestazione, vuole gioire di Se stesso in un milione di modi. Il Sé cosmico vuole realizzare il Suo Gioco cosmico in ogni individuo e in ogni creatura qui sulla terra. Per questo, l'evoluzione sta procedendo.

La nostra anima è tutta luce. Ma sulla terra l'atmosfera non aspira. Quando qualcuno nasce, la prima cosa che vede è l'ignoranza e l'illusione tutt'intorno. Nel piano più alto siamo tutti perfetti, ma ora nel piano materiale stiamo sperimentando il gioco dell'ignoranza. Durante la nostra meditazione alziamo un po' il nostro livello di coscienza e ci troviamo a centinaia di miglia sopra il letto di spine. Eppure, se rimaniamo solo dove ci porta la nostra meditazione, al di sopra delle spine, e se piangiamo per la perfezione, il nostro pianto si esaudisce solo in parte. Non stiamo mangiando il frutto intero. Dio è dentro ogni cosa. Deve essere realizzato anche sul piano materiale. Nella filosofia più profonda ciò che chiamiamo notte non è assolutamente notte. C'è anche là un po' di luce. Una persona che è realizzata ha naturalmente più luce interiore di una persona che non è realizzata. Il mondo dirà che la persona non realizzata è tutta ignoranza perché non ha realizzato Dio. Confrontiamo sempre qualcuno con qualcun altro. Quello che accade realmente è che stiamo crescendo da poca luce a più luce, a luce abbondante, ciascuno secondo la propria comprensione e capacità. Ciò che chiamiamo notte è luce anch'essa in forma infinitesimale. È perché stiamo marciando in avanti che vediamo la differenza tra la luce effulgente e la notte più buia. A rigor di termini, in ogni cosa c'è luce, ma la nostra comprensione umana ci fa vedere sia la luce che le tenebre. Ma dal punto di vista più elevato dovremmo sempre sentire che stiamo marciando dalla luce verso una maggiore luce, verso una luce abbondante.