Domanda: Qual è il limite ultimo della filosofia?
Sri Chinmoy: Quando la filosofia arriva a un punto in cui può dire: "Non lo so, non posso sapere," questo è il limite ultimo. È quando un filosofo è abbastanza sincero da dire: "Non lo so e non posso sapere perché tutto ciò che ha la mente, l'ho ottenuto dalla mente. Ora la mente non ha più niente in serbo per me." Finché la mente dice: "Lo so, posso sapere, potrò sapere," allora non ha ancora raggiunto il suo limite. Il limite ultimo è quando la mente confessa: "Non lo so, e non potrò conoscere l'ignoto o l'inconoscibile perché il metodo che sto usando non è abbastanza valido per me per entrare in un altro mondo."Diciamo spesso che l'ignoranza è beatitudine. In questo caso è assolutamente vero. Quando confesso che non conosco l'inconoscibile, che nemmeno l'ignoto posso conoscere, allora ho raggiunto il limite ultimo della filosofia. A questo punto, la filosofia deve gettarsi nell'oceano infinito della saggezza e dire: "Mi butto perché non so nulla." Questa è l'altezza massima. Allora la filosofia non resta la filosofia in quanto tale. Diventa spiritualità. Si arrende a qualcosa di sconosciuto o inconoscibile. Quell'ignoto è una realtà. Quando entriamo in quel mondo, scopriamo che è pieno di luce e beatitudine. Ma all'inizio dobbiamo prenderlo come l'ignoto e l'inconoscibile.
Sri Chinmoy, Filosofia: carro della saggezza della mente, Agni Press, 1999