Domanda: C'è spazio per il sentimento di competizione nella vita spirituale?

Sri Chinmoy: Nella vera vita spirituale non c'è la competizione; ma c'è qualcosa di molto essenziale, necessario, ed inevitabile, che chiamiamo progresso. Supponiamo che tu voglia fare progresso, vuoi trascendere te stessa. Se sei in compagnia di qualcun altro, immediatamente la sua o la tua mente penserà ad un tipo di competizione. Nella vita ordinaria competiamo con gli altri per la supremazia, ma nella vita spirituale non siamo in competizione con gli altri: cerchiamo di trascendere la nostra propria capacità. Mentre facciamo questo, un osservatore può pensare che stiamo cercando di superare gli altri.

Possiamo pensare a noi stessi come a due metà: una è 'imperfezione' e l'altra è 'sincero anelito per la perfezione'. Un lato è debolezza e l'altro è forza. Col nostro anelito interiore per la perfezione, corriamo pure verso la nostra destinazione! Se l'essere della perfezione raggiunge la sua meta prima dell'essere dell'imperfezione, il primo diverrà pienamente illuminato. Quando il nostro essere è pienamente illuminato, se le forze oscure ed ignoranti si avvicinano al campo dell'illuminazione, si spaventano. Prima che noi raggiungiamo la destinazione ci attaccano, ma una volta raggiunta la destinazione-illuminazione, le forze ignoranti non osano entrare perché sentono che sarebbero completamente perdute, non sanno che sarebbero soltanto trasformate e illuminate.