Parte II — Domande e risposte

Domanda: Qual è la distinzione tra il vitale e il fisico?

Sri Chinmoy: Il fisico in quanto tale è cieco e molto limitato. Per natura, il fisico è letargico; non vuole muoversi di un centimetro. Il vitale è a volte dinamico e a volte aggressivo. Il vitale molto raramente si riposerà. E il vitale raramente si preoccupa della luce interiore. È come un elefante pazzo. Quando la luce spirituale entra nel vitale, se il vitale non è pronto a riceverla, sarà schiacciato, frantumato.

Ma quando il vitale riceve un po' della luce dell'anima, o quando si è arreso in una certa misura ai dettami dell'anima, avrà senza dubbio una purificazione. E quel vitale, invece di ostacolare la realizzazione di Dio, la aiuterà considerevolmente. Servirà l'anima nell'accelerare il suo viaggio in avanti.

C'è il vitale vero e proprio e c'è il vitale fisico. Il vitale fisico è all'interno del corpo e, allo stesso tempo, attorno al corpo. Questo è il vitale che è profondamente connesso con il fisico grossolano. Ma il vero e proprio vitale non è parte integrante del corpo. È nel corpo, ma ha una propria esistenza indipendente. È come la differenza tra la mente propriamente detta e la mente fisica. La mente fisica è nel fisico e agisce nel modo in cui vuole il fisico, mentre la mente propriamente detta ha la sua propria esistenza. Allo stesso modo, il vitale vero e proprio non sarà mai identificato con il vitale fisico, il vitale lo usiamo solo quando cerchiamo di realizzare un grande scopo o una grande missione sulla terra. I re potenti e i potentati di solito nascono con quel tipo di vitale. I grandi leader - non i cosiddetti leader politici, ma i leader dell'umanità - nascono con quel tipo di vitale propriamente detto, il vitale dinamico.

Il fisico può essere facilmente distinto dal vitale, perché il fisico, per natura, non si aprirà. È come un bambino cieco. Non vuole aspirare. Costantemente dobbiamo nutrire il fisico come nutriamo un bambino. Ma questo fisico alla fine inizia ad aspirare e diventa orgoglioso della sua realtà interiore. Il fisico è la gabbia e dentro c'è l'anima, l'uccello. Quando la gabbia, il corpo esterno, prende coscienza di avere al suo interno un tesoro inestimabile, allora cerca di esercitare il proprio potere per aiutare l'anima, il cuore, la mente e il vitale nella loro aspirazione combinata e nei loro sforzi combinati per compiere la Volontà di Dio.