Un leone ruggente

Una volta, il 15 agosto, compleanno di Sri Aurobindo, stavamo marciando tutti, gruppo per gruppo. Quel giorno, la banda stava suonando Bande Mataram. A Sri Aurobindo piaceva Bande Mataram. Quello divenne il grido di tutta l'India.

C'erano tre gruppi che si univano e ogni gruppo aveva un capitano. Un capitano, Pranab, divenne il direttore dell'educazione fisica. Lui mi scrive e mi invia le immagini. Io e lui eravamo ottimi amici. La Madre era in piedi davanti a una mappa dell'India. Era solita ricevere il nostro saluto da quel posto. Venne il momento per il nostro gruppo di salutare la Madre. Dietro di me c'erano una trentina di persone nel nostro gruppo. A causa della formazione, alcuni gruppi erano di fronte alla Madre, ma io non potevo vedere la Madre, perché c'erano altri gruppi.

La Madre disse che, mentre la banda suonava Bande Mataram, vide un leone ruggire e ruggire sulla mappa dell'India. Disse di averlo visto e di averlo sentito. Tutto questo stava accadendo nel mondo interiore.

Dissi a mio fratello Chitta: "Ho visto il leone e l'ho sentito ruggire. Posso anche dare la posizione del leone."

Mio fratello portò una piccola foto di un leone, credo dal giornale, e portò una mappa dell'India, la stessa che era al parco. Avevamo molte, molte copie di quella mappa. Sulla mappa ho messo la foto del leone dove l'avevo visto. Ho messo la coda, la bocca, ogni parte del leone esattamente dov'era stato nel parco.

Mio fratello incorniciava piccoli quadri della Madre e di Sri Aurobindo, e dava quei quadri incorniciati alla Madre. C'erano venti o trenta bambini all'Ashram. Circa due volte al mese, la Madre dava le immagini ai bambini. Ora, in questa occasione mio fratello le diede parecchie foto, e diede anche la copia della mappa dell'India dove avevo messo il leone. In un modo molto casuale disse: "Chinmoy dice che questa è la posizione del leone che ruggiva. Dice di aver visto il leone."

Molto, molto seriamente la Madre si concentrò sulla posizione del leone. Poi mio fratello ricevette dalla Madre un sorriso molto luminoso e ampio.

Il leone stava guardando in alto, verso l'Himalaya. Indovinai il posto esatto molto correttamente, perché era così chiaro per me.

Posso tenere aperto il mio terzo occhio, ma a volte non lo apro. A volte non voglio aprirlo perché poi potrei dover risolvere qualche problema nel mondo interiore. Ma a volte il terzo occhio si apre automaticamente. A quel tempo ero un giovane nella mia coscienza di marcia. Stavo marciando, mi sono fermato e poi il mio terzo occhio si è aperto. Non avevo l'ansia di vedere cosa stesse succedendo in quel momento, per niente! Milioni di volte non ho l'ansia di sapere cosa sta succedendo. Non voglio saperlo, perché se lo so, dovrò solo fare i conti con i problemi. Se per qualche motivo devo aprirlo, lo apro. Ma come ho detto qualche minuto fa, dopo aver corso per 400 metri, ansimando, ho proprio visto quella Luce Supermentale.

È vero, vero, vero. Nella mia vita nell'Ashram sono successe ogni genere di cose.