Un legame così affettuoso57
Racconto un episodio che non avete sentito. Anche se l'avete sentito, ditemi gentilmente che non l'avete sentito, così posso provare gioia!Questa storia è avvenuta nel 1935 o nel 1936, quando avevo quattro o cinque anni. Prima di diventarne un membro permanente, sono andato sei volte all'Ashram con la mia famiglia. Eravamo bambini. Non ci era permesso, non ci era permesso stare all'Ashram! Per un mese abbiamo affittato una casa molto grande per tutta la nostra famiglia.
A circa sessanta o settanta metri dalla nostra casa in affitto c'era una signora molto anziana. Avete visto il film di Satyajit Ray Pather Panchali. In Pather Panchali c'è una signora molto anziana con un bastone. Questa vecchia signora era così. Aveva un negozio di frutta più piccolissimo. Io ero un ragazzino. Andavo da lei a comprare solo una guava. Non ero interessato ad altri frutti o cose che aveva. La guava era più piccolissima, ma matura. È costata una paisa. Non puoi dividere la paisa. È un importo così ridicolo se hai a che fare con dollari americani. Anche la guava era più piccolissima.
La vecchia signora mi voleva molto bene. Ci piacevamo così tanto. Andavo la mattina a prendere la guava, piccola ma matura. Mi piaceva molto. Trascorremmo un mese all'Ashram, così ci andavo ogni giorno.
Ogni quattro giorni o giù di lì, non voleva soldi da me. Mi dava una guava gratis. Dicevo: "No, no, no, no," ma lei mi prendeva le mani e ci metteva dentro la guava. Le piacevo così tanto.
L'ultimo giorno, quando stavamo per partire, le dissi: "Non verrò più."
Questo lo dissi nel mio genere di tamil. Molti anni dopo, quando giunsi a Pondicherry e divenni membro permanente nell'Ashram, riuscivo a parlare tamil, un tamil semplice. Quella volta riuscii a far capire alla vecchia signora che l'indomani sarei partito. Immediatamente comparvero le lacrime nei suoi occhi e le lacrime nei miei occhi. Poi mi diede quattro guaiave. Volevo pagare, ma lei non volle prendere i soldi. Non vedevo l'ora di darle i soldi, ma lei non li accettò. Avevo abbastanza soldi per quattro guaiave, ma lei non li accettò.
Tornai a casa nostra là. Mia sorella maggiore vide che ero molto triste. Stavo quasi piangendo. Mi chiese: "Cosa c'è che non va in te?"
Dissi: "A questa vecchia signora piaccio così tanto. Oggi non mi ha preso soldi e mi ha regalato quattro guaiave. Sono molto triste che non ha accettato i soldi."
Mia sorella ha detto: "Vengo con te. La costringerò a prendere i soldi."
Mia sorella a quel tempo conosceva parecchie parole tamil, molte, molte più di me. Siamo andati là e la vecchia signora stava ancora piangendo. Mia sorella voleva darle dei soldi per le mie quattro guaiave. Lei era determinata a non prenderli.
Mia sorella Arpita era famosa per la sua determinazione. Nessuno poteva competere con lei! Passò così tanto tempo con questa vecchia signora e alla fine le diede molto più denaro del costo delle guaiave che mi ero portato a casa.
In quel momento tre anime stavano tutte versando lacrime, ma lacrime di gioia, non lacrime di dolore. Non c'era dolore in quel momento. La signora, molto, molto anziana e molto magra, piangeva, piangevo io e piangeva anche mia sorella perché avevamo sviluppato un legame così affettuoso io e una vecchia signora.
Avevo quattro o cinque anni, questo lo so. Come questa, ci sono alcune altre storie assolutamente nuove che racconterò.
OOP 48. 8 dicembre 2005, Pangkor Island Beach Resort, Malesia↩