Il Maestro con i suoi quattro discepoli infedeli

"Maestro, perdonami. Ho perso ogni fiducia in te."

"Figlio mio, perché?"

"Pensavo che mi avresti dato molto successo esteriore."

"Figlio mia, sono la persona sbagliata. Per favore, vai da qualche altro Maestro."

"Maestro, perdonami. Ho perso ogni fiducia in te."

"Figlio mio, perché?"

"Pensavo che avresti portato molta armonia, pace, gioia e comprensione nella mia famiglia."

"Figlio mia, sono la persona sbagliata. Per favore, vai da qualche altro Maestro."

"Maestro, perdonami. Ho perso ogni fiducia in te."

"Figlio mio, perché?"

"Pensavo che mi avresti dato una vera aspirazione."

"Figlio mia, per ottenere un'aspirazione pura e genuina, devi venderti incondizionatamente - corpo, vitale, mente, cuore e anima - al divino che è in me."

"Maestro, perdonami. Ho perso ogni fiducia in te."

"Figlio mio, perché?"

"Maestro, non mi hai dato la realizzazione."

"Figlio mia, sono più che ansioso di concederti la realizzazione. Ma prima devi crescere nella fiamma eternamente ascendente dell'aspirazione. E poi devi rimanere nella mia barca. Se non salti fuori dalla barca e non entri più nel mare dell'ignoranza, nell'Ora scelta da Dio ti concederò la più alta realizzazione e desidero dirti che è la mia compassione divina sempre discendente che accelera per te l'Ora scelta da Dio e che è il soffio stesso degli eletti di Dio Ora in te. Amami. Guarda, il Supremo è entrato nella tua vita d'amore. Dedicati a me. Guarda, il Supremo ti sta offrendo le Sue benedizioni più scelte. Arrenditi incondizionatamente a me. Guarda, il Supremo è eternamente tuo, l'eterno Servo del tuo amore, devozione e resa incondizionati."