Il Maestro con i suoi diciotto discepoli

Il Maestro con i suoi sei discepoli insoddisfacenti

"Maestro, sei contento di me?"

"Scusa, non lo sono."

"Maestro, perché no?"

"Perché la tua sincerità è profonda come le labbra."

"Maestro, sei contento di me?"

"Scusa, non lo sono."

"Maestro, perché no?"

"Perché senti che la più alta spiritualità e la più bassa sensualità animale possono andare perfettamente d'accordo."

"Maestro, sei contento di me?"

"Scusa, non lo sono."

"Maestro, perché no?"

"Perché non vedi il mondo interiore e il mondo esteriore come un tutt'uno. Perché non vedi il mondo esterno attraverso gli occhi del mondo interiore."

"Maestro, sei contento di me?"

"Scusa, non lo sono."

"Maestro, perché no?"

"Perché pensi di avermi dato tutto. Ma voglio dirti che non mi hai dato quasi nulla. Mi hai dato il trenta percento della tua sincerità, il dieci percento della tua dedizione, il quaranta percento delle tue preoccupazioni, il cinquanta percento della tua aspirazione, appena l'uno per cento del tuo successo esteriore e niente del tuo successo interiore."

"Maestro, sei contento di me?"

"Scusa, non lo sono."

"Maestro, perché no?"

"Perché pensi che la mia missione sia la mia allucinazione mentale, il mio prodotto consapevole, la mia imposizione deliberata e la mia autoesaltazione. Pensi che io usi i termini 'Missione di Dio' e 'Manifestazione di Dio sulla terra' solo per acquisire nome e fama illimitati per me stesso. Senti che c'è un abisso spalancato tra me e il Supremo. Senti che non c'è Dio in me, solo la danza costante dell'ego."

"Maestro, sei contento di me?"

"Scusa, non lo sono."

"Maestro, perché no?"

"Perché sei estremamente felice che, anche se non sei di me, sei totalmente per me. Non amare questa falsa idea. A meno che tu non sia diventato totalmente mio, non potrai mai essere davvero per me.

"Cari figli, desidero dirvi che è l'umano in me che è dispiaciuto di voi, e non il divino in me. Il divino in me è inseparabilmente tutt'uno con le vostre imperfezioni, limitazioni, schiavitù e ignoranza."